Nella valutazione individuale per la produttività collettiva di un dipendente si è ritenuto di abbassare il voto massimo di 1000 riportandolo a 973 facendo leva sulla voce dell'adattamento e della flessibilità; questo perchè il dipendente usufruisce di 150 ore di permesso di studio, gode di permessi di cui alla 104 e ha chiesto di essere estromesso dalla reperibilità perchè gode della legge 104. E' corretto il ragionamento? Si può arricchire con altri argomenti?
riferimento id:44070
Nella valutazione individuale per la produttività collettiva di un dipendente si è ritenuto di abbassare il voto massimo di 1000 riportandolo a 973 facendo leva sulla voce dell'adattamento e della flessibilità; questo perchè il dipendente usufruisce di 150 ore di permesso di studio, gode di permessi di cui alla 104 e ha chiesto di essere estromesso dalla reperibilità perchè gode della legge 104. E' corretto il ragionamento? Si può arricchire con altri argomenti?
[/quote]
A mio avviso le motivazioni addotte sono SINDACABILI. L'esercizio di diritti soggettivi non può essere valutato negativamente. Il giudizio andava fatto AL NETTO dei permessi riconosciuti dalla vigente normativa.
Cioè, quando il dipendente è in servizio si adatta alle esigenze dell'ufficio ed è flessibile nelle sue prestazioni?
E la mancata disponibilità a fornire prestazioni in straordinario?
riferimento id:44070L’aspetto che mi lascia perplesso e’: si può valutare allo stesso modo chi è sempre disponibile a cambi turni e straordinari e chi invece è spesso assente per 104, permessi 150 ore ed altro?
riferimento id:44070
L’aspetto che mi lascia perplesso e’: si può valutare allo stesso modo chi è sempre disponibile a cambi turni e straordinari e chi invece è spesso assente per 104, permessi 150 ore ed altro?
[/quote]
Il ragionamento che devi fare (e che spesso è DIFFICILE da fare) è: NON CONSIDERO quando il soggetto è assente per l'esercizio di un proprio diritto (così come non posso dire che un dipendente lavora la metà di un altro solo perchè ha part-time al 50%!!!! quella è una precondizione).
QUINDI, al NETTO delle assenze giustificate .... quanto si è reso disponibile il dipendente in questione.
[color=red][b]PARADOSSALMENTE la disponibilità ad un cambio orario o turno di un dipendente che ha tutte quelle assenze giustificate è da VALUTARE PREFERIBILMENTE rispetto a quella di un dipendente a 36 ore in quanto il primo ha meno ore di disponibilità effettiva, quindi l'incidenza percentuale della sua disponibilità è più ampia!!!!!!!
[/b][/color]
RIPETO: non possono derivare conseguenze negative, neanche indirette, dall'esercizio di un diritto e questo vale per tutti i "diritti" riconosciuti dalla norma e dal contratto compresa 104, 150 ore, donazioni sangue, permessi sindacali ecc.......
QUESTO IN TEORIA, poi di fatto sappiamo che è difficile valutare un soggetto tenendo la mente sgombra da questi aspetti ... ma è un lavoro difficile e per questo importante e degno di massima attenzione.