Buongiorno a tutti. Vorrei -provare a - capire qualcosa in più riguardo alla preparazione e somminitsrazione di alimenti da parte di associazioni di volontariato all'interno di locali non adibiti a tale scopo. Mi spiego meglio. Se gli associati di una Onlus, Confraternita ecc si ritrovano insieme per festeggiare la nascita dell'associazione, l'acquisito di una nuova ambulanza ecc ed in quell'occasione preparano pizze e focacce in un locale adibito a magazzino dove hanno per l'occasione collocato un forno elettrico piani di appoggio e tavoli...non credo ci siano problemi, trattandosi di una cosa diciamo "privata"... è così?
Ma se questo trovarsi insieme è per così dire calendarizzato in una o due volte al mese, i fruitori della pizza o focaccia non sono solo gli associati ma chiunque ne faccia richiesta e paghi per il servizio e il locale-magazzino diventi punto di ritrovo per chiunque lo voglia...è regolare? Secondo me no.... quali, eventuali, violazioni vengono commesse? Mi viene a mente la mancata notifica igienico sanitaria e cos'altro? :-\ :-\ :-\
Buongiorno a tutti. Vorrei -provare a - capire qualcosa in più riguardo alla preparazione e somminitsrazione di alimenti da parte di associazioni di volontariato all'interno di locali non adibiti a tale scopo. Mi spiego meglio. Se gli associati di una Onlus, Confraternita ecc si ritrovano insieme per festeggiare la nascita dell'associazione, l'acquisito di una nuova ambulanza ecc ed in quell'occasione preparano pizze e focacce in un locale adibito a magazzino dove hanno per l'occasione collocato un forno elettrico piani di appoggio e tavoli...non credo ci siano problemi, trattandosi di una cosa diciamo "privata"... è così?
[color=red]Certo ... festicciole private sono attività libere anche se circola cibo! Purchè siano ristrette nel tempo, nei numeri e non siano pubblicizzate ... il confine è labile ....[/color]
Ma se questo trovarsi insieme è per così dire calendarizzato in una o due volte al mese, i fruitori della pizza o focaccia non sono solo gli associati ma chiunque ne faccia richiesta e paghi per il servizio e il locale-magazzino diventi punto di ritrovo per chiunque lo voglia...è regolare? Secondo me no.... quali, eventuali, violazioni vengono commesse? Mi viene a mente la mancata notifica igienico sanitaria e cos'altro? :-\ :-\ :-\
[color=red]In questo caso si esce dalla cerchia privata e ci si scontra con:
1) esercizio senza titolo di somministrazione al pubblico (L.R. 28/2005 per Toscana)
2) omessa notifica - sanzione dlgs 193/2007
3) violazione norme edilizie (destinazione d'uso) ... da valutare bene, semmai non prendere in considerazione
[/color]
Perfetto :)
Chiaramente, però, se la Onlus o associazione che dir si voglia presentasse SCIa per attività di somministrazione e notifica sanitaria per preparazione potrebbe regolarizzarsi, vero? E a quel punto per esserlo anche fiscalmente dovrebbero emettere scontrino fiscale?
La destinazione d'uso a magazzino potrebbe creare problemi?
Chiaramente, però, se la Onlus o associazione che dir si voglia presentasse SCIa per attività di somministrazione e notifica sanitaria per preparazione potrebbe regolarizzarsi, vero?
[color=red]Può fare 3 cose:
1) scia di somministrazione in circolo
2) scia di somministrazione AL PUBBLICO
3) scia di somministrazione temporanea (in occasione di eventi).
Ognuna ha suoi limiti e specificità. In ogni caso la notifica sanitaria si aggiunge a tutte e tre.
[/color]
E a quel punto per esserlo anche fiscalmente dovrebbero emettere scontrino fiscale?
[color=red]DIPENDE .... il regime fiscale è COMPLESSO E ARTICOLATO ... lo devono valutare con commercialista (ci sono anche attività commerciali senza necessità di rilascio di scontrini fiscali ...[/color]
La destinazione d'uso a magazzino potrebbe creare problemi?
[color=red]Solo nel caso 2 (somministrazione al pubblico). Negli altri due casi no[/color]
precisissimi come sempre ;)
riferimento id:43806