Data: 2018-02-16 09:38:10

Centro benessere?

Buongiorno,

una società vuole aprire un'attività "nuova" dove effettuare trattamenti che secondo quanto ci hanno descritto sono riabilitativi ma non si tratta di fisioterapia, non rientrano nell'attività motorio ricreativa e non effettuano neppure trattamenti di estetica. Saranno presenti due personal trainer (provvisti di laurea in scienze motorio ricreative) che seguiranno singoli o piccoli gruppi di clienti che effettuano trattamenti attivi e passivi, lavorando sull'aspetto posturale ed è prevista una persona con varie abilitazioni (al momento non specificate ma non per estetista) che effettuerà massaggi.
La camera di commercio ha detto agli interessati che devono presentare una SCIA per centro per il benessere fisico identificato con il codice ATECO 96.04.01, ma il portale Regionale STAR come definizione riporta "una o più unità operative [...] in cui vengono effettuati trattamenti estetici nonché almeno una delle seguenti tipologie di attività o trattamenti: a) fitness e wellness; b) tecniche e pratiche bionaturali".
Provando ad inserire un'istanza nello stesso portale si possono attivare come endoprocedimenti igienico sanitari quello relativo all'estetica e quello per palestra, ma anche senza selezionarli il modulo Standard 2 che si crea chiede l'indicazione di un responsabile tecnico.
Quindi mi sembra che se non avvio almeno una delle due attività non possa presentare la SCIA mentre le restanti tipologie di trattamenti possano essere svolte liberamente senza necessità di SCIA.
L'unica soluzione, considerato che esiste la persona qualificata per attività motorie, potrebbe essere l'apertura di attività di palestra anche se svolta in un locale che, secondo gli interessati, è piccolo perché rimane sotto i 100 mq.

Ci sono alternative? Possono aprire un centro benessere senza avviare né attività di palestra né di estetista? In questo caso che cosa devono presentare al SUAP?

Grazie

Virna Seravalle

riferimento id:43677

Data: 2018-02-17 17:00:12

Re:Centro benessere?


Buongiorno,

una società vuole aprire un'attività "nuova" dove effettuare trattamenti che secondo quanto ci hanno descritto sono riabilitativi ma non si tratta di fisioterapia, non rientrano nell'attività motorio ricreativa e non effettuano neppure trattamenti di estetica. Saranno presenti due personal trainer (provvisti di laurea in scienze motorio ricreative) che seguiranno singoli o piccoli gruppi di clienti che effettuano trattamenti attivi e passivi, lavorando sull'aspetto posturale ed è prevista una persona con varie abilitazioni (al momento non specificate ma non per estetista) che effettuerà massaggi.
La camera di commercio ha detto agli interessati che devono presentare una SCIA per centro per il benessere fisico identificato con il codice ATECO 96.04.01, ma il portale Regionale STAR come definizione riporta "una o più unità operative [...] in cui vengono effettuati trattamenti estetici nonché almeno una delle seguenti tipologie di attività o trattamenti: a) fitness e wellness; b) tecniche e pratiche bionaturali".
Provando ad inserire un'istanza nello stesso portale si possono attivare come endoprocedimenti igienico sanitari quello relativo all'estetica e quello per palestra, ma anche senza selezionarli il modulo Standard 2 che si crea chiede l'indicazione di un responsabile tecnico.
Quindi mi sembra che se non avvio almeno una delle due attività non possa presentare la SCIA mentre le restanti tipologie di trattamenti possano essere svolte liberamente senza necessità di SCIA.
L'unica soluzione, considerato che esiste la persona qualificata per attività motorie, potrebbe essere l'apertura di attività di palestra anche se svolta in un locale che, secondo gli interessati, è piccolo perché rimane sotto i 100 mq.

Ci sono alternative? Possono aprire un centro benessere senza avviare né attività di palestra né di estetista? In questo caso che cosa devono presentare al SUAP?

Grazie

Virna Seravalle
[/quote]

STAR non può determinare l'applicazione della vigente normativa e dove porta a ERRORI va disatteso (eventualmente inviando le pratiche per PEC esterna al sistema oppure barrando una soluzione prossima ed indicando un responsabile tecnico poi precisando in allegato che non si intende l'attività di ....).

Ciò premesso il caso di specie rientra in quella ZONA GRIGIA che sta fra:
- Palestre
- estetica
- attività medica
- attività del benessere ed altre attività "libere"

Se l'interessato ritiene di non rientrare nelle prime tre (è sua responsabilità verificarlo, dalla documentazione non può emergere, dipende da come in concreto svolgerà l'attività) allora l'attività è LIBERA e quindi NON SOGGETTA ad alcun adempimento.
In questi casi io suggerisco sempre di inviare una COMUNICAZIONE VOLONTARIA, anche solo per PEC, per informare SUAP ed organi di vigilanza (il SUAP la inoltrerà poi alla Polizia Locale ed alla ASL) della tipologia specifica di attività (una sorta di giustificazione ex ante per evitare sorprese e contestazioni in caso di sopralluogo).
Ma questa comunicazione ovviamente NON è una liberatoria nel senso che se, in sede di VIGILANZA; emerge lo svolgimento di attività con finalità estetica, motorio-ricreativa o medica .... scattano le sanzioni (per quella medica anche penali) del caso ....

QUINDI in questa fase è opportuno limitarsi a dire: VEDA LEI e stia ben attento al tipo di attività che avvia ...

riferimento id:43677
vuoi interagire con la community? vai al NUOVO FORUM - community.omniavis.it