Nel caso in cui a seguito di riesame di una pratica, trasmessa agli Enti per le verifiche
e di cui sia già stata trasmessa la ricevuta, ci si accorge che la stessa era irricevibile,
va emanato un atto interdittivo (preceduto da relativo avvio di procedimento) OPPURE
si può fare una irricevibilità in autotutela?
Nel caso in cui a seguito di riesame di una pratica, trasmessa agli Enti per le verifiche
e di cui sia già stata trasmessa la ricevuta, ci si accorge che la stessa era irricevibile,
va emanato un atto interdittivo (preceduto da relativo avvio di procedimento) OPPURE
si può fare una irricevibilità in autotutela?
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La irricevibilità è un VIZIO INSANABILE che riguarda un elemento essenziale (sottoscrizione, allegato obbligatorio ecc...). Esso è un VIZIO DI FORMA, non di sostanza, quindi prescinde dalla valutazione di merito (ergo non si applica il 10 bis).
Ciò detto NON ESISTE un riferimento normativo puntuale sui tempi per la dichiarazione di irricevibilità ... questo non significa che sia rimesso alla discrezione dell'Ente ma solo che più passa il tempo e più si ingenera un LEGITTIMO AFFIDAMENTO nell'interessato.
A questo fine è irrilevante l'attività di inoltro ai vari enti ed uffici o il rilascio della ricevuta (la ricevuta non costituisce titolo sanante l'irricevibilità anche se può essere un elemento che rafforza il legittimo affidamento).
Fatte queste premesse, IN PRATICA, noi suggeriamo:
1) IRRICEVIBILITA' senza preavviso con PEC o notifica diretta se interviene entro pochi giorni (diciamo 7 giorni lavorativi) dalla presentazione
2) IRRICEVIBILITA' previo preavviso assegnando termine brevissimo per osservazioni (es. 3 giorni) fra i 7 e i 30 giorni lavorativi
3) valutare caso per caso oltre i 30 giorni ... eventualmente facendo sanare senza dichiarare irricevibile.
Sono indicazioni di PRASSI per evitare ricorsi ....
In realtà si tratta di una DUA presentata da un soggetto privo di titolo,
dunque nulla fin dall'origine, pertanto la soluzione migliore è quella di
fargli un'irricevibilità in autotutela senza dargli alcun termine per sanare.