Buonasera,
la richiesta che ogni due anni i farmacisti fanno per le indennità di ruralità (quindi richiesta di attestazione che la farmacia è aperta e del numero degli abitanti), deve essere in bollo? E l'attestazione che rilascia il SUAP deve essere in bollo o no? Se no, allora anche l'istanza dovrebbe esserlo? Inoltre, va bene anche produrre due attestazioni distinte o sarebbe bene produrre un'unica attestazione contenente entrambe le infomazioni (apertura e abitanti)? E' corretto inserire nell'attestazione la dicitura "Ai sensi del DPR 445/2000 e sm.i., art. 40, comma 2, il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi."?
Purtroppo ho delle richieste sia in bollo che senza...sono quindi incerta se richiederlo o renderlo a chi l'ha apposto e anche le attestazioni fatte in passato non sono state fatte tutte con lo stesso criterio.
Grazie
Buonasera,
la richiesta che ogni due anni i farmacisti fanno per le indennità di ruralità (quindi richiesta di attestazione che la farmacia è aperta e del numero degli abitanti), deve essere in bollo? E l'attestazione che rilascia il SUAP deve essere in bollo o no? Se no, allora anche l'istanza dovrebbe esserlo? Inoltre, va bene anche produrre due attestazioni distinte o sarebbe bene produrre un'unica attestazione contenente entrambe le infomazioni (apertura e abitanti)? E' corretto inserire nell'attestazione la dicitura "Ai sensi del DPR 445/2000 e sm.i., art. 40, comma 2, il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi."?
Purtroppo ho delle richieste sia in bollo che senza...sono quindi incerta se richiederlo o renderlo a chi l'ha apposto e anche le attestazioni fatte in passato non sono state fatte tutte con lo stesso criterio.
Grazie
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Nel 2012 (http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=3458.0) abbiamo risposto ad analogo quesito e le conclusioni sono le stesse
Penso che il certificato/attestazione occorra per i contributi di residenza.
[b]Pur non essendo dovuto[/b] consiglio:
a) di rilasciare pure una attestazione, comunicazione di conferma o altro atto che NON SI CHIAMI CERTIFICAZIONE (non più rilasciabile per gli usi verso la PA). E' in carta libera senza bollo e diritti e può essere anche una semplice PEC di conferma.
b) si attesta che la farmacia risulta operativa ed è rurale (quindi chiedi una verifica alla polizia locale e/o fai una visura camerale)
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[color=red][b]L. 08/03/1968, n. 221
[/b][/color]Art. 4. I titolari, i direttori responsabili e i gestori provvisori di farmacie rurali ed i sanitari gestori incaricati dei dispensari farmaceutici, aspiranti alla indennità, devono, entro il 31 marzo del primo anno di ogni biennio, presentare apposita istanza in bollo al medico provinciale corredata da:
1) un certificato del sindaco attestante che la farmacia o il dispensario sono aperti;
2) limitatamente ai farmacisti di cui al secondo comma dell'art. 2 un certificato dell'ufficio distrettuale delle imposte dirette rilasciato in data anteriore al 1° marzo del primo anno del biennio in cui viene presentata la domanda, dal quale risulti il reddito di ricchezza mobile a carico della farmacia per ciascuno degli ultimi tre anni definitivamente accertati o, in mancanza del triennio, in quel minor periodo di imposta per cui fu effettuato l'accertamento nei confronti dei titolari delle farmacie o degli altri farmacisti di cui all'art. 3.