A seguito di varie quesiti posti all'ufficio per situazioni di subingresso in diverse tipologie di attività in cui sono stati installati giochi con vincita in denaro, vorrei capire come si concilia, anche ai sensi della LR 4/2018 che ha recentemente modificato la LR 57/2013 e s.m.i. (vedi art. 4, comma 5), tale fattispecie nelle attività il cui esercizio non è soggetto all'art. 86 (tabacchi, esercizi commerciali). Noi abbiamo sempre applicato il principio che per subingresso o trasferimento nei giochi, sopravvenendo un nuovo titolo, si configurava un'attività ex novo........ Inoltre, con la nuova modulistica unificata per sale bingo e VLT, quindi licenze art. 88 TULPS, è previsto il subingresso.......... qui a maggior ragione non dovrebbe essere previsto in quanto titolo rilasciato alla persona fisica, come infatti vengono (o venivano) trattati i vari casi dalla ns PS
Antonella
Io ero e resto del parere che il subingresso non può determinare l'applicazione dei divieto della legge.
La Regione Toscana, con le nuove disposizioni, specifica che sono rilevanti le ipotesi di nuovo contratto solo nel caso della rescissione o risoluzione. Le ipotesi di naturale scadenza e rinnovo, quindi, non sembrano determinare l'applicazione dei divieti. Lo stesso dicasi per le ipotesi di subingresso nel contratto. La modifica normativa, infatti, non cita il c.d. subingresso. Un esercente che subentra nell'attività di un altro esercente, il quale già deteneva legalmente degli apparecchi da gioco nel proprio locale ubicato nella cerchia dei 500 metri dai luoghi sensibili, può continuare a detenere gli apparecchi da gioco. Si può aggiungere che il nuovo esercente non può effettuare nuove installazioni, gli apparecchi restano quelli.
Preciso che la licenza non si vende né si affitta. Ciò che si trasferisce è l'azienda e l'azienda è costituita anche da quella sfera giuridica fatta di posizioni attive nei confronti della PA o di altri privati (diritti, marchi, ecc.).
Con il trasferimento d'azienda c'è una sostituzione del soggetto: l'azienda resta la stessa, cambia l'impresa.
[b]TAR Roma n. 3/2016[/b]
[i]...mentre tra le parti private (titolare e cessionario o subentrante) la circolazione del titolo è regolato dall’accordo e dalla legge civile, nei confronti della PA nessun trasferimento di titolarità o subentro può determinare una novazione della disciplina amministrativa della licenza, che resta regolata dal provvedimento amministrativo.
Pertanto, laddove una licenza di somministrazione alimenti e bevande venga trasferita dal precedente titolare ad un soggetto subentrante, la relativa voltura (che dipende dalla regolamentazione amministrativa del titolo) comporta la piena continuità della situazione giuridica trasferita nei confronti della PA...[/i]
Guarda qua:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=43464.0
Preciso che con la nuova LR, anche in caso di subingresso, potrebbe diventare determinante vedere se il subentrante si è sostituito al cedente nel contratto di uso delli comma 6 (come accade per il contratto di locazione dei locali). Se per la natura dei contratti conclusi con il gestore si può verificare che si concretizza, anche in caso di subingresso, un nuovo contratto, allora direi che è ragionevole applicare i limiti di distanza
[size=14pt][b]Subingresso nelle attività economiche - approfondimento (5/1/2018)[/b][/size]
[img width=300 height=165]https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/26167663_2029409667270505_2173110295462581714_n.jpg?oh=57c8524888556428461ec009ae86f17a&oe=5AFEDB1D[/img]
35 minuti di analisi della disciplina del subingresso e dei rapporti fra disciplina civilistica e amministrativa a cura del dott. Simone Chiarelli
Le [color=red][b]slides [/b][/color]utilizzate per la presentazione: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?action=dlattach;topic=43024.0;attach=5679
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