Data: 2018-01-30 20:45:51

Variazione settore merceologico

Buonasera, un operatore di commercio su aree pubbliche titolare di posteggio del settore alimentare in un mercato settimanale ha richiesto una variazione del settore merceologico. Il mercato ha sede in un Comune della provincia di Roma  e la variazione comporterebbe il trasferimento del posteggio fuori dall'area destinata alla vendita dei generi alimentari. Ritenete possibile assentire tale richiesta?

riferimento id:43438

Data: 2018-01-31 07:16:01

Re:Variazione settore merceologico


Buonasera, un operatore di commercio su aree pubbliche titolare di posteggio del settore alimentare in un mercato settimanale ha richiesto una variazione del settore merceologico. Il mercato ha sede in un Comune della provincia di Roma  e la variazione comporterebbe il trasferimento del posteggio fuori dall'area destinata alla vendita dei generi alimentari. Ritenete possibile assentire tale richiesta?
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IN LINEA GENERALE NO
I posteggi nei mercati sono assegnati mediante bando ed ogni variazione successiva rappresenta una ipotesi eccezionale ammissibile SOLO a determinate circostanze.
Facciamo qualche esempio:
1) Tizio vende frutta e vuole ampliare con altri prodotti alimentari (stesso posteggio). Si ritiene questo ampliamento "tollerato" e quindi concedibile non modificando sostanzialmente la tipologia di posteggio (lo stesso dicasi se uno vende abbigliamenti ed inserisce borse ecc...)

2) Tizio vende frutta e vuole vendere borse o viceversa (stesso posteggio). Non è possibile, si tratta di variazione essenziale del settore merceologico

3) Tizio vende frutta e vuole vendere borse o viceversa (stesso posteggio). Non è possibile, si tratta di variazione essenziale del settore merceologico ed addirittura della localizzazione.

COME FARE IN QUESTI CASI?

Nei casi 2 e 3 se l'Amministrazione vuole favorire questo tipo di modifiche procede con un BANDO DELLE MIGLIORIE, un avviso riservato ai titolari di posteggio in cui chiede a tutti se vogliono fare variazioni (spostamenti, scambi ecc...) anche di settore e valuta complessivamente le istanze. NON è facile, occorre mettere paletti ... ma tecnicamente è la soluzione migliore e giuridicamente più corretta.

Ciò detto (TEORICA), la PRASSI ci dice che molti Comuni in casi particolari di mercati non particolarmente grandi, quindi con poca concorrenza e rivalità, procede ad accogliere queste domande SPOT e variare la concessione. NON ce la sentiamo di condannare queste procedure, magari meglio se precedute da un avviso rivolto a tutti gli operatori dove date 10/15 giorni per presentare le proposte e valutarle tutte insieme.

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