Data: 2012-03-30 06:38:11

Impatto acustico

Conformenemte al disposto dell'art. 8 della L. 447/95, l'art. 4 del D.P.R. 227/2011 prevede che se non vengano superati i limiti di emissione del rumore si possa fare ricorso alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà sottoscritta da tecnico abilitato.
Una volta ricevuta tale dichiarazione sostitutiva come procede l'Ente? mette agli atti e ritiene conclusa la pratica dal punto di vista dell'acustica o deve attivare dei controlli?
Se è vero che su una valutazione dell'impatto acustico è possibile chiedere il parere di A.R.P.A. cosa bisogna chiedere su una dichiarazione sostitutiva? L'Agenzia per la protezione dell'Ambiente come può entrare nel merito?

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Data: 2012-03-30 13:04:16

Re:Impatto acustico

La legge non indica chi deve presentare l'autocertificazione, per cui la stessa può essere presentata anche dal titolare dell'attività. La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà predisposta da un tecnico in acustica ambientale è già un passo in più. Secondo le disposizioni generali, il Comune, a fronte di una autocertificazione, procede secondo il proprio regolamento sui controlli a campione. Il controllo comporta la richiesta da parte del Comune all'ARPA per il rilievo delle emissioni. Su richiesta dell'Amministrazione Comunale, l'ARPA esprime un proprio parere solo trasmettendo il documento di valutazione di impatto ambientale. In ogni caso l'autocertificazione vale fintanto non vengono presentati esposti da soggetti direttamente esposti al rumore.

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Data: 2012-03-30 14:43:41

Re:Impatto acustico

Premetto che quanto detto da Donato è corretto.

Permettetemi però un'osservazione: il dl 70/2011 ha modificato la L 447/95 introducendo, per gli [u]edifici adibiti a civile abitazione[/u], ai fini dell’esercizio dell’attività edilizia ovvero del rilascio del permesso di costruire, che la [u]relazione acustica sia sostituita da una autocertificazione del tecnico abilitato[/u] che attesti il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento.

Per le civili abitazioni non va bene la dichiarazione del proprietario mentre per le attività produttive sì? ??? ??? ???

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Data: 2012-03-30 15:34:04

Re:Impatto acustico

l'osservazione è giusta però l'impatto acustico per l'esercizio dell'attività edilizia è attinente ai materiali utilizzati per la realizzazione dell'edificio mentre all'esercizio dell'attività produttiva si somma la responsabilità dell'imprenditore sul corretto utilizzo delle attrezzature, fatto salvo che l'attività edilizia risponda ai requisiti sul contenimento dei limiti acustici.   

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Data: 2012-03-31 14:31:49

Re:Impatto acustico

Vero, ma la questione di fondo rimane: come può un imprenditore dichiarare che una certa attività, svolta in un determinato locale, non supera i limiti acustici vigenti? A maggior ragione ove si debbano "sommare" più fattori (in questo caso caratteristiche dell'edificio e dell'attività) ritengo che la norma dovrebbe prevedere la dichiarazione del tecnico.

Che mi trova in disaccordo nella norma è la correttezza dell'uso dello strumento della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, che prevede la possibilità di dichiarare STATI, FATTI, QUALITÀ [u]conosciuti direttamente dal dichiarante[/u] e riferiti a se stesso o ad altri soggetti.

Poi se l'imprenditore usa in modo improprio le fonti sonore ne risponderà direttamente, ma è un'altra questione.

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Data: 2012-04-02 07:14:33

Re:Impatto acustico

L'argomento è interessante e servirebbe un dibattito più approfondito. Una mia supposizione è che se il DPR 227/2011, approvato dopo la modifica della L 447/95 (DL 70/2011), all'art. 1 dice che ..le imprese attestano l'appartenenza alla propria categoria mediante autocertificazione, ed all'art. 4...hanno facoltà di ricorrere all'autocertificazione ove non vengano superati i limiti di emissione, il legislatore abbia voluto dar maggior importanza all'attività urbanistica (compatibilità rispetto alla zona di insediamento ed qualità di assorbimento acustico/energetico dei materiali di costruzione). Ovvero previsione acustica certificata e meno burocrazia in fase di avvio dell'impresa. La realtà, per nostra esperienza, purtroppo è ben diversa, però è una questione di mentalità che ne nostro paese è ancora vacante. 

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