Buongiorno,
un'associazione ha fatto richiesta di occupazione suolo pubblico per la vendita di torte per raccolta fondi.
Ho cercato di capire come comportarmi leggendo i vari post, ma sono più confusa di prima.
Non c'è una linea precisa, in alcuni si dice che è vietata, in altri si consiglia di chiedere la notifica sanitaria, in altri si dice che la notifica sanitaria non serve in quanto un decreto di Regione Lombardia dice che non è soggetta a notifica sanitaria la preparazione occasionale di alimenti da parte di privati in occasione di raduni o feste.
ATS di Bergamo ha inoltrato circolare che per le feste temporanee della durata di un giorno non vuole comunicazione, mentre per più giorni si.
A questo punto noi come ci comportiamo? l'Associazione deve comunque inviare una SCIA al Comune per vendita alimenti temporanea?
grazie
Buongiorno,
un'associazione ha fatto richiesta di occupazione suolo pubblico per la vendita di torte per raccolta fondi.
Ho cercato di capire come comportarmi leggendo i vari post, ma sono più confusa di prima.
Non c'è una linea precisa, in alcuni si dice che è vietata, in altri si consiglia di chiedere la notifica sanitaria, in altri si dice che la notifica sanitaria non serve in quanto un decreto di Regione Lombardia dice che non è soggetta a notifica sanitaria la preparazione occasionale di alimenti da parte di privati in occasione di raduni o feste.
ATS di Bergamo ha inoltrato circolare che per le feste temporanee della durata di un giorno non vuole comunicazione, mentre per più giorni si.
A questo punto noi come ci comportiamo? l'Associazione deve comunque inviare una SCIA al Comune per vendita alimenti temporanea?
grazie
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DEVI DISTINGUERE la vendita dal commercio. La normativa amministrativa disciplina le attività commerciali e, RARAMENTE, le attività non imprenditoriali (vedi circoli ecc...).
La vendita effettuata da NON IMPRENDITORE è attività libera, non soggetta ad adempimenti amministrativi nè sanitari (se svolta in ambito privato). Ovviamente se si chiede il suolo pubbliconoccorrerà la relativa concessione.
Ciò detto, anche in caso di evento al pubblico di carattere breve (ritengo ragionevole la soluzione ATS) di durata inferiore alle 24 ore appare assurdo l'onere di notifica sanitaria .... quindi solo suolo pubblico.
Mi inserisco per una puntualizzazione.
Prima di tutto si deve vedere cosa dice (se adottato) il regolamento comunale per la cessione dei beni solidaristici (art. 29bis della l.r. 6/2010), tenendo conto che nella redazione alcuni comuni hanno [i]seguito[/i] le linee guida regionali (D.g.r. 18 aprile 2016 - n. X/5061) che prevedono che le cessioni a fini solidaristici possono riguardare solo "[u]prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione[/u]...".
Per la parte sanitaria:
- a mio avviso la notifica è dovuta in quanto l'associazione vende ad un pubblico indistinto la torta (che non proviene da laboratori); non vedo una differenza con una somministrazione durante una sagra.
- la circolare provinciale deroga sulle notifiche per le attività [i]della durata di un giorno [b]e a basso rischio[/b][/i]. Cosa sia poi a basso rischio... Inoltre ricorda che è una deroga provinciale... Non mi risulta analoga deroga nelle altre province... Ma l'Italia (pardon, la nostra regione) è bella perchè è varia...