Buongiorno,
chiedo cortesemente la seguente delucidazione, al fine di poter utilizzare la corretta terminologia negli atti amministrativi relativi al conferimento di un incarico.
Per poter qualificare un soggetto come "professionista", è necessario che lo stesso sia munito di partita iva? O posso utilizzare tale terminologia anche per un soggetto che opera attraverso notula e ritenuta d'acconto?
Grazie mille.
Buongiorno,
chiedo cortesemente la seguente delucidazione, al fine di poter utilizzare la corretta terminologia negli atti amministrativi relativi al conferimento di un incarico.
Per poter qualificare un soggetto come "professionista", è necessario che lo stesso sia munito di partita iva? O posso utilizzare tale terminologia anche per un soggetto che opera attraverso notula e ritenuta d'acconto?
Grazie mille.
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L'importante è che tu lo descriva chiaramente se il soggetto ha o meno partita IVA.
PROFESSIONISTA è "Chi esercita una professione intellettuale, liberale, o comunque un'attività per cui occorre un titolo di studio qualificato" ... ci sono professionisti con partita iva ma anche senza partita iva perchè operano in campi esenti o con redditi non imponibili ai fini iva o con regimi particolari.
Gli "incarichi professionali" possono riguardare entrambe le tipologie. Quindi è PREFERIBILE usare il termine "incaricato", generica formulazione che indica il destinatario dell'incarico a prescindere dal regime fiscale.
Ma se anche usi professionista e espliciti che può non essere assoggettato ad iva ... nessun problema.
In relazione al medesimo argomento, potreste per cortesia confermarmi che il destinatario di un incarico professionale deve essere necessariamente una persona fisica e non anche una Società, dato che, in quest'ultimo caso, si configurerebbe la prestazione di servizi, e quindi la necessità di seguire la normativa e le procedure relative agli appalti pubblici (nonché di ricorrere a strumenti telematici di acquisto o centrali telematiche di committenza per importi sopra i mille euro)?
Grazie ancora.
In relazione al medesimo argomento, potreste per cortesia confermarmi che il destinatario di un incarico professionale deve essere necessariamente una persona fisica e non anche una Società, dato che, in quest'ultimo caso, si configurerebbe la prestazione di servizi, e quindi la necessità di seguire la normativa e le procedure relative agli appalti pubblici (nonché di ricorrere a strumenti telematici di acquisto o centrali telematiche di committenza per importi sopra i mille euro)?
Grazie ancora.
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La questione è dibattuta ma la TESI PREVALENTE è nel senso che:
[b]INCARICHI PROFESSIONALI[/b]: solo a singoli, professionisti, e non imprenditori (ditte individuali) o società. Si applica il dlgs 165/2001 + normativa vincolistica speciale
[b]AFFIDAMENTI DI SERVIZI[/b]: a singoli o società. Si applica la disciplina del dlgs 50/2016 con relativi limiti (fino a 1000, fino a 40.000, fino a 209.000 ecc...). Se affidato a singoli prevale comunque l'aspetto organizzativo su quello prestazionale. Se affidato a società è "implicita" la rilevanza dell'aspetto organizzativo.
[color=red][b]APPROFONDIMENTI:[/b][/color]
http://www.ptpl.altervista.org/dottrina_contributi/2013/dpa_2_2013_incarichi_professionali_consulenze_o_appalto_di_servizi.pdf
https://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_16028.asp
http://progettosegretariocomunale.blogspot.it/p/differenza-appalto-di-servizi-e.html
https://www.diritto.it/incarico-professionale-e-prestazione-di-servizio-la-corte-dei-conti-chiarisce-le-differenze/
http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/Servizi/pareri/specifico.jsp?__element=foot&txtidpareri=43950&template=print
http://www.segretaricomunalivighenzi.it/30-07-2016-gli-incarichi-di-consulenza-non-possono-essere-affidati-direttamente-o-in-via-fiduciaria
Grazie mille!
Chiara