E' più che sufficiente arrivare col naviglio a San Marco, che è già nel centro storico
http://www.ilgiornale.it/news/politica/no-boeri-nella-cerchia-problemi-tecnici-e-caos-traffico-1412372.html
Se proprio si vuole andare oltre, piuttosto che buttare all'aria l'arteria di Via Sforza/Via De Amicis ha un impatto ben minore riscavare il Naviglio Morto in Via Pontaccio fino al fossato del Castello. E semmai al Laghetto si può fare uno stagno con blocco di granito e monumento ricordo.
La pedonalizzazione ha semmai più senso nella cerchia dei Bastioni, che ha già tram e alberi, nonché parallela a pochi metri un'altra circonvallazione aperta al traffico. Piacenza ha il Po, ma il Pubblico Passeggio è una strada intorno alle mura senza nessun canale.
E' già stato defenestrato il progetto di Via d'Acqua per Expo.
Cerchiamo che il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci nel 2019 non faccia il paio col bimillenario della nascita di Augusto nel 1937.
Se pare tanto facile ridurre il traffico, allora cominciamo dagli squallidi cavalcavia di Corvetto e Monteceneri.
Ancora più folle che intanto si demoliscano attrazioni turistiche sui navigli già esistenti
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_gennaio_04/milano-smantellati-barconi-naviglio-pavese-gestori-non-pagheremo-uccidete-pezzo-citta-b909c920-f11e-11e7-b33d-56f05ccceb4d.shtml
Consideriamo invece prioritario rendere navigabile il Naviglio Pavese già esistente. Magari l'idroscalo potrebbe diventare una specie di darsena esterna
Se vogliamo navigare dall'Adda a Milano, ricordiamoci l'abortito canale Cremona-Milano.
Magari invece si potrebbe studiare la fattibilità di un collegamento navigabile dalla Martesana all'Idroscalo, come lo si è fatto dal Villoresi all'Expo e si era pensato di farlo dall'Expo al Naviglio grande. E magari dall'idroscalo a quello che doveva essere il Porto di Mare presso Rogoredo.