Lombardia - impugna le LIBERALIZZAZIONI ma si applica la norma nazionale
Milano, 28 febbraio 2012
Prot. n.316/12/RR/fd
Circolare n.30/2012
Ai Signori
Sindaci
Assessori al Commercio
Segretari Comunali
Responsabili area commercio e polizia locale
Oggetto: Liberalizzazione degli Orari nel commercio
Egregi Amministratori,
in merito alle problematiche conseguenti il recente provvedimento di liberalizzazione degli orari
nel Commercio, Vi informiamo che Regione Lombardia, nella seduta del 22 febbraio ha
deliberato la proposizione di ricorso alla corte costituzionale per questione di legittimita'
costituzionale dell'art. 31, primo comma, del d.l. n. 201/2011 convertito, con modificazioni,
nella legge 214/2011 relativamente alla liberalizzazione degli orari e aperture degli esercizi
commerciali.
Resta inteso che in attesa dell’esito del ricorso, salvo ulteriori provvedimenti nazionali, la
normativa varata dal Governo in materia di liberalizzazione degli orari è da considerarsi vigente
a tutti gli effetti.
Buon giorno, in merito a quanto sopra e vedendo la legge regionale 6/2010 non modificata, le festività dove era tassativo chiudere salvo eccezioni (pasqua, 1 maggio, 25 aprile etc.) e l'orario di apertura 7-22 (massimo 13 ore giornaliere) devono ritenersi al momento non più in vigore? grazie per la risposta.
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Buon giorno, in merito a quanto sopra e vedendo la legge regionale 6/2010 non modificata, le festività dove era tassativo chiudere salvo eccezioni (pasqua, 1 maggio, 25 aprile etc.) e l'orario di apertura 7-22 (massimo 13 ore giornaliere) devono ritenersi al momento non più in vigore? grazie per la risposta.
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Le disposizioni della legge regionale NON sono più in vigore (sono abrogate dalla sopravvenuta disciplina nazionale) e pertanto vale la liberalizzazione piena relativamente a giorni di apertura e orari.
Per approfondimenti:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=1804.0
Il fatto che non sia stata modificata con la l.r. 3/2012 è dovuto unicamente al fatto che la nostra regione ha impugnato la norma statale, ritenendola illegittima.
Finchè la Corte Costituzionale non si sarà espressa, come ha detto correttamente Simone, vige la piena liberalizzazione.