Vorrei chiedere cortesemente alcune informazioni in merito a grandi strutture di vendita.
Abbiamo il seguente caso:
Il titolare di autorizzazione per una grande struttura di vendita chiede la sospensione dell’attività per un anno ed entro tale scadenza richiede autorizzazione per modifica merceologica.
Viene chiesto parere alla Regione e rilasciata la nuova autorizzazione, con indicazione che l’attività deve essere iniziata entro due anni dal rilascio.
Subito dopo il rilascio dell’autorizzazione si viene a conoscenza che non è stato rinnovato il contratto d’affitto tra il titolare dell’autorizzazione e il proprietario dell’immobile destinato a tale attività.
Come si deve comportare Il Comune in questo caso?
Il titolare ha l’obbligo di comunicare la mancata disponibilità dei locali individuati nell’autorizzazione o è sufficiente che dimostri l’effettiva disponibilità prima dell’inizio dell’attività?
Se vengono presentate richieste di altri operatori interessati ad avviare attività nei medesimi locali, come deve operare il Comune, anche nei confronti del titolare dell’autorizzazione?
Grazie
Innanzittutto vanno tenute le distanze da una questione privatistica, quale è la disponibilità dei locali. Qualora pervenisse, prima della scadenza dell'autorizzazione, una nuova istanza, è necessario verificare che il nuovo proponente ne abbia titolo. In caso positivo si procede contestualmente alla richiesta di nuovo nulla osta alla Regione per il nuovo e all'avvio del procedimento amministrativo finalizzato alla revoca dell'autorizzazione nei confronti del titolare attuale.
riferimento id:4191Chiedo cortesemente un chiarimento in merito alla risposta precedente.
Vorrei sapere il riferimento normativo in caso di avvio del procedimento per revoca dell'autorizzazione nei confronti del titolare attuale, prima della scadenza dei due anni, visto che la mancata disponibilità dei locali non rientra tra i casi di revoca indicati all'art. 22 del D.lgs 114/1998 e richiamati dalla L.R. 6/2010.
Grazie
Qualora il proprietario dell’immobile ne rientri in possesso a pieno titolo (esempio a seguito di uno sfratto esecutivo), il titolare dell’autorizzazione ha in mano un atto senza alcun valore, per cui la stessa decade automaticamente. L’avvio del procedimento amministrativo serve al Comune per accertarsi, senza alcun dubbio, di condizioni relative ad un problema tra privati (ovvero la disponibilità materiale dell’immobile). Infatti per l’autorizzazione di una GSV è impriscindibile il vincolo ai locali indicati nella stessa. Diverso è il discorso, per esempio, per un esercizio di somministrazione dove l’autorizzazione è vincolata all’attività oltre che ai locali e, in caso del venir meno della disponibilità dell'immobile, è consentito al titolare di trasferirne la sede entro un determinato periodo.
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