Ci siamo.
Una ditta individuale ci chiede di aprire il punto vendita di cui all'oggetto.
Ho visto che di tratta di un prodotto sbarcato da qualche mese anche in Italia...leggo che si tratta di un prodotto venduto come non di combustione (quindi non va fumato). Sul sito del grossista, in particolare, c'è indicato che non è un prodotto medicinale, alimentare o da combustione (è quindi forse un soprammobile o un prodotto per la pulizia della casa...).
Mi chiedono di inquadrarlo....non vedo come altro considerarlo se non come di erboristeria o simile (commercio al dettaglio ma alimentare).
Il titolare non ha il requisito alimentare (a mio avviso lo deve acquisire) e lo vuole comprare in sacchi molto grandi. Una volta ricevuto il prodotto, lo suddividerebbe in sacchi più piccoli pesati in base ai desideri del cliente ed etichettati con le etichette fornite dal rivenditore.
La legge di interesse è la 242 del 2016 ma sembra che riguardi la promozione della coltivazione della canapa industriale ed è rivolta solo agli agricoltori.
A vostro avviso il commercio come da me sopra descritto può creare problematiche? Può essere fattibile in questa fase di legislazione?
Se si, lo trattiamo alla stessa stregua di una tisana (corso alimentare/HACCP/requisiti fondo?). Va bene la vendita "a peso"?
grazie...sempre più difficile :o
Ci siamo.
Una ditta individuale ci chiede di aprire il punto vendita di cui all'oggetto.
Ho visto che di tratta di un prodotto sbarcato da qualche mese anche in Italia...leggo che si tratta di un prodotto venduto come non di combustione (quindi non va fumato). Sul sito del grossista, in particolare, c'è indicato che non è un prodotto medicinale, alimentare o da combustione (è quindi forse un soprammobile o un prodotto per la pulizia della casa...).
Mi chiedono di inquadrarlo....non vedo come altro considerarlo se non come di erboristeria o simile (commercio al dettaglio ma alimentare).
Il titolare non ha il requisito alimentare (a mio avviso lo deve acquisire) e lo vuole comprare in sacchi molto grandi. Una volta ricevuto il prodotto, lo suddividerebbe in sacchi più piccoli pesati in base ai desideri del cliente ed etichettati con le etichette fornite dal rivenditore.
La legge di interesse è la 242 del 2016 ma sembra che riguardi la promozione della coltivazione della canapa industriale ed è rivolta solo agli agricoltori.
A vostro avviso il commercio come da me sopra descritto può creare problematiche? Può essere fattibile in questa fase di legislazione?
Se si, lo trattiamo alla stessa stregua di una tisana (corso alimentare/HACCP/requisiti fondo?). Va bene la vendita "a peso"?
grazie...sempre più difficile :o
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la canapa può essere usata a vari scopi (parliamo solo di quelli leciti) .... se il prodotto è venduto per scopi NON ALIMENTARI non occorrono requisiti professionali, altrimenti se venduto come prodotto commestibile occorre.
La pratica è solo SCIA DI VICINATO.
Del resto il soggetto non è tenuto ad indicarti i prodotti che commercializza quindi non spetta a te suggerire o informarti, spetta a loro valutare che il prodotto sia commercializzabile in Italia.
Sul tema abbiamo risposto ad alcuni quesiti a cui ti rinvio
https://www.google.it/search?q=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+cannabis&oq=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+cannabis&aqs=chrome..69i57j69i58.255j0j9&sourceid=chrome&ie=UTF-8
Coltivazione di canapa e vendita di semi di cannabis: quando la pubblicità non è l'anima del commercio
Il reato di istigazione a delinquere nella sentenza della Sesta Sezione del 8 gennaio 2018.
https://buff.ly/2Dm5gGM