Salve.
Ho letto già molti dei post e alcune informazioni sarano sicuramente ripetute, mi scuso e vi ringrazio in anticipo.
Volevo avere informazioni in merito all'apertura di un circolo sportivo privato di un'associazione dilettantistica sportiva, di promozione sociale, quindi non a scopo di lucro.
Le attività sportive/ricreative da svolgere saranno svariate, dai giochi da tavolo all'interno (tipo scacchi, dama,...) alle attività all'aperto, avendo 800 mq di spazio esterno esclusivo (vedi descrizione sottostante).
Non ci sarà somministrazione cibo e bevande.
Se gli associati si portano il cibo da casa, non a pagamento, questa si configura come somministrazione? Il cibo deve essere sporzionato perchè non si configuri come somministrazione?
Abbiamo individuato una possibile soluzione, in un'abitazione isolata su lotto di circa 1.000 mq, quindi con destinazione residenziale, tra l'altro in comodato d'uso gratuito perchè di proprietà di uno degli associati.
La destinazione d'uso è rilevante? è necessario un cambio di destinazione d'uso?
L'uso degli immobili in maniera quotidiana continuativa e non estemporanea può costituire un problema?
Visto che la fruizione dei locali sarà effettuata anche da bambini, ripeto probabilmente in maniera continuativa, è necessario sottostare ad una legge sugli spazi minimi, sia in termini di funzione che di dimensione?
In merito all'impianto elettrico, è meglio spostare le prese ad un'altezza superiore a 1,50mt?
Se dovesse succedere qualcosa all'interno dei locali, il fatto di avere ad esempio prese ad altezza di 0,50 mt può essere motivo per una possibile assicurazione di non risarcire il danno? è influente la Ci sono particolari normative tecniche da tenere presente vista la fruizione da parte di bambini?
Abbiamo un unico locale servizio igienico. è un problema?
Facendo un controllo all'Ufficio Tecnico abbiamo un condono edilzio l.47/85, che si configura come Agibilità dei locali.
Se c'è qualche difformità sarebbe meglio regolarizzarla, giusto?
Non è materia del SUAP, in quanto è un circolo privato di un'associazione di promozione sociale, giusto?
Dobbiamo fare qualche comunicazione al Comune?
Quali normativa mi indica la possibilità di non comunicare nulla?
Possono esserci controlli esterni? Quali?
Grazie mille in anticipo per le preziose informazioni!
Saluti.
Ho letto già molti dei post e alcune informazioni sarano sicuramente ripetute, mi scuso e vi ringrazio in anticipo.
[color=red]Nessun problema ... repetita iuvant[/color]
Volevo avere informazioni in merito all'apertura di un circolo sportivo privato di un'associazione dilettantistica sportiva, di promozione sociale, quindi non a scopo di lucro.
Le attività sportive/ricreative da svolgere saranno svariate, dai giochi da tavolo all'interno (tipo scacchi, dama,...) alle attività all'aperto, avendo 800 mq di spazio esterno esclusivo (vedi descrizione sottostante).
Non ci sarà somministrazione cibo e bevande.
Se gli associati si portano il cibo da casa, non a pagamento, questa si configura come somministrazione? Il cibo deve essere sporzionato perchè non si configuri come somministrazione?
[color=red]Se ognuno si porta del cibo e tutti insieme se lo dividono per fruirne siamo fuori dalla disciplina della somministrazione ....[/color]
Abbiamo individuato una possibile soluzione, in un'abitazione isolata su lotto di circa 1.000 mq, quindi con destinazione residenziale, tra l'altro in comodato d'uso gratuito perchè di proprietà di uno degli associati.
La destinazione d'uso è rilevante? è necessario un cambio di destinazione d'uso?
[color=red]No serve cambio di destinazione ... tutte le destinazioni sono compatibili
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=41311.0
[/color]
L'uso degli immobili in maniera quotidiana continuativa e non estemporanea può costituire un problema?
[color=red]No, se la realtà rimane di natura associativa[/color]
Visto che la fruizione dei locali sarà effettuata anche da bambini, ripeto probabilmente in maniera continuativa, è necessario sottostare ad una legge sugli spazi minimi, sia in termini di funzione che di dimensione?
[color=red]No, se non si realizza un asilo nido o altra struttura analoga ma vi è il solo accesso per il relax e libero gioco[/color]
In merito all'impianto elettrico, è meglio spostare le prese ad un'altezza superiore a 1,50mt?
[color=red]PREFERIBIE[/color]
Se dovesse succedere qualcosa all'interno dei locali, il fatto di avere ad esempio prese ad altezza di 0,50 mt può essere motivo per una possibile assicurazione di non risarcire il danno? è influente la Ci sono particolari normative tecniche da tenere presente vista la fruizione da parte di bambini?
[color=red]Se le prese sono "a norma" non vi sono particolari cautele (magari meglio avvisare con cartelli) nè conseguenze sull'assicurazione. Spostarle può aiutare ovviamente[/color]
Abbiamo un unico locale servizio igienico. è un problema?
[color=red]NON esistono obblighi di dotazioni ulteriori[/color]
Facendo un controllo all'Ufficio Tecnico abbiamo un condono edilzio l.47/85, che si configura come Agibilità dei locali.
[color=red]OK[/color]
Se c'è qualche difformità sarebbe meglio regolarizzarla, giusto?
[color=red]OVVIAMENTE, ma non influirebbe sull'uso per l'associazione ---- ma aspettatevi controlli .... quindi meglio regolarizzare[/color]
Non è materia del SUAP, in quanto è un circolo privato di un'associazione di promozione sociale, giusto?
[color=red]Attività libera non soggetta ad alcun adempimento[/color]
Dobbiamo fare qualche comunicazione al Comune?
[color=red]NO[/color]
Quali normativa mi indica la possibilità di non comunicare nulla?
[color=red]L'opposto ... la mancanza di una norma che vi obbliga vi consente di non comunicare niente[/color]
Possono esserci controlli esterni? Quali?
[color=red]DIFFICILI da ipotizzare trattandosi di privata dimora. Quindi potete non far accedere alcuno se non in forza di un "mandato"[/color]
Grazie mille in anticipo per le preziose informazioni!
[color=red]Saluti[/color]
In termini di sicurezza dei locali, ci sono norme particolari da rispettare in generale? (ad esempio il discorso eventuale delle prese elettriche...dobbiamo tener conto di altre cose?)
I locali al piano terra hanno altezza 2,50 mt circa, ma condonati come cucina e soggiorno, e dichiatai abitabili per quelle funzioni dal rogito. è un problema?
Grazie
In termini di sicurezza dei locali, ci sono norme particolari da rispettare in generale? (ad esempio il discorso eventuale delle prese elettriche...dobbiamo tener conto di altre cose?)
I locali al piano terra hanno altezza 2,50 mt circa, ma condonati come cucina e soggiorno, e dichiatai abitabili per quelle funzioni dal rogito. è un problema?
Grazie
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Se il locale è abitabile ciò implica che è conforme alla vigente normativa per l'USO PROPRIO, nel vostro caso di civile abitazione.
Se se ne fa un uso diverso, anche se consentito, occorrerà porre attenzione ... anche se non esistono obblighi specifici di adeguamento.
Consigliamo di prevedere limiti massimi di affluenza, inserire estintori anche mobili e cartellonistica con le vie di esodo ... se ritenere di svolgere una attività continuativa meglio investire ora qualche euro e farvi assistere da un consulente per la sicurezza ....
Riapro un argomento di qualche mese fa...
volevo chiedere... in termini di responsabilità, nel momento in cui i locali vengono messi a disposizione di terzi, quali sono le responsabilità dei proprietari?
Dovesse succedere qualcosa, si fa male qualcuno, ovviamente i soci sono assicurati per cui in teoria dovrebbe rispondere l'associazione, ma il proprietario dei locali ha qualche responsabilità?
Invece.... il discorso di coinvolgere un consulente per la sicurezza che faceva Staff Omniavis è legato proprio ad una tutela maggiore in termini pratici di sicurezzza e di fruizione dei locali, giusto? Non vi sarebbero obblighi di adeguamento, giusto?
Grazie.
Riapro un argomento di qualche mese fa...
volevo chiedere... in termini di responsabilità, nel momento in cui i locali vengono messi a disposizione di terzi, quali sono le responsabilità dei proprietari?
Dovesse succedere qualcosa, si fa male qualcuno, ovviamente i soci sono assicurati per cui in teoria dovrebbe rispondere l'associazione, ma il proprietario dei locali ha qualche responsabilità?
Invece.... il discorso di coinvolgere un consulente per la sicurezza che faceva Staff Omniavis è legato proprio ad una tutela maggiore in termini pratici di sicurezzza e di fruizione dei locali, giusto? Non vi sarebbero obblighi di adeguamento, giusto?
Grazie.
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Ci sono vari tipi di responsabilità e la questione richiederebbe troppo tempo ... ma IN SINTESI:
1) la responsabilità è in via diretta di chi usa il bene (che risponde penalmente, civilmente ed amministrativamente
2) se, però, il proprietario ha fornito un bene non idoneo, con difetti, o non ha precisato i "limiti di utilizzo" potrebbe concorrere
3) anche nelle sanzioni amministrative in quanto (vedi sotto) per la L. 689/1981 è RESPONSABILE IN SOLIDO se non dimostra che l'uso fatto è stato contro la sua volontà.
Ecco il SUGGERIMENTO di valutare bene preliminarmente le condizioni per concedere il bene.
**************
[b]L. 24/11/1981, n. 689
[/b]Modifiche al sistema penale
Pubblicata nella Gazz. Uff. 30 novembre 1981, n. 329, S.O.
Art. 6 (Solidarietà)
In vigore dal 15 dicembre 1981
Il [color=red][b]proprietario[/b][/color] della cosa che servì o fu destinata a commettere la violazione o, in sua vece, l'usufruttuario o, se trattasi di bene immobile, il titolare di un diritto personale di godimento, è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta [b][color=red]se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà[/color][/b].
Se la violazione è commessa da persona capace di intendere e di volere ma soggetta all'altrui autorità, direzione o vigilanza, la persona rivestita dell'autorità o incaricata della direzione o della vigilanza è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.
Se la violazione è commessa dal rappresentante o dal dipendente di una persona giuridica o di un ente privo di personalità giuridica o, comunque, di un imprenditore, nell'esercizio delle proprie funzioni o incombenze, la persona giuridica o l'ente o l'imprenditore è obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta.
Nei casi previsti dai commi precedenti chi ha pagato ha diritto di regresso per l'intero nei confronti dell'autore della violazione.
Ringrazio per la velocità e anche per la chiarezza Dott. Chiarelli.
Quindi quali potrebbero essere i suggerimenti per concedere il bene in tutta tranquillità?
Cioè: la domanda è:
Se non ci sono procedure per aprire, perchè attività libera non soggetta a SCIA amministrativa, non si deve sottostare a requisiti minimi dettati, ad esempio, da un nulla osta ausl, non è attività soggetta a pareri o adeguamenti di alcun tipo, ci sono normative tecniche a cui far riferimento a livello pratico?
In che modo un bene può essere considerato con difetti o non idoneo?
Un'idea che mi era venuta era, ad esempio, di far dotare la proprietà di un'assicurazione per la responsabilità civile terzi. Può essere un'idea valida in modo da tutelare il proprietario in caso qualcuno si facesse male? Grazie davvero di tutto!
Ringrazio per la velocità e anche per la chiarezza Dott. Chiarelli.
[color=red]Grazie a te[/color]
Quindi quali potrebbero essere i suggerimenti per concedere il bene in tutta tranquillità?
[color=red]Una bella planimetria e relazione tecnica con un DISCIPLINARE sulle regole di utilizzo da far firmare ai soggetti che operano nella struttura[/color]
Cioè: la domanda è:
Se non ci sono procedure per aprire, perchè attività libera non soggetta a SCIA amministrativa, non si deve sottostare a requisiti minimi dettati, ad esempio, da un nulla osta ausl, non è attività soggetta a pareri o adeguamenti di alcun tipo, ci sono normative tecniche a cui far riferimento a livello pratico?
[color=red]Sono quelle generali sulla sicurezza (impiantistica, antincendio ecc...) ....[/color]
In che modo un bene può essere considerato con difetti o non idoneo?
[color=red]Se non ha agibilità o impianti datati e non controllati ecc...[/color]
Un'idea che mi era venuta era, ad esempio, di far dotare la proprietà di un'assicurazione per la responsabilità civile terzi. Può essere un'idea valida in modo da tutelare il proprietario in caso qualcuno si facesse male?
[color=red]L'assicurazione:
1) non esclude la responsabilità penale
2) non evita i danni ... i ristora
MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE[/color]
Grazie davvero di tutto!
Benissimo!
~ agibilità presente
~ impianti a norma, controllati, non datati, su cui si potrebbe tranquillamente fare una dichiarazione di conformità.
Ho quasi tutto chiaro:...
Mi rimane da capire come stilare le regole di utilizzo, che non saprei proprio come fare.
Abbiamo degli esempi?
Ci si rivolgere ad un commercialsta?
Grazie.
Benissimo!
~ agibilità presente
~ impianti a norma, controllati, non datati, su cui si potrebbe tranquillamente fare una dichiarazione di conformità.
Ho quasi tutto chiaro:...
Mi rimane da capire come stilare le regole di utilizzo, che non saprei proprio come fare.
Abbiamo degli esempi?
Ci si rivolgere ad un commercialsta?
Grazie.
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In primo luogo valutate se fare [b][color=red]DA SOLI [/color][/b]magari utilizzando un modello di contratto di locazione (se ne trovano molti in rete) aggiungendo le vostre clausole.
In alternativa potete:
1) sentire una associazione del settore
2) consultarvi con un AVVOCATO
3) Se volete anche la Omniavis svolge consulenza nel settore, potete scrivere una mail dettagliata a info@omniavis.it chiedendo un preventivo.