Buongiorno, vi sottopongo qualche quesito in materia di strutture ricettive.
A seguito di un esposto, la PM esegue un sopralluogo in un complesso ricettivo. Trova la seguente situazione:
1) attività di albergo dotata di autorizzazione rilasciata alla società "A" + autorizzazione esercizio di somministrazione e relativa sanitaria, sempre intestate ad "A"; tuttavia, l'attività viene esercitata dall'impresa "B" (verificato tramite ricevute e scontrini emessi ai clienti), in base ad un contratto di affitto di azienda stipulato pochi giorni prima (scrittura privata autenticata dal notaio e registrata). "B" esercita solo albergo; il ristorante per ora è chiuso.
DOMANDA: che sanzione si applica a B? quella dell'art. 43 comma 1 della lr 86 (struttura ricettiva esercitata senza scia) oppure quella dell'art. 43 comma 4 (violazione di altri obblighi)? Propenderei per la seconda ipotesi perché la struttura, di fatto, è autorizzata (anche se a nome di un soggetto diverso rispetto a quello che esercita l'attività), semplicemente il nuovo titolare ha omesso di comunicare il subingresso prima dell'effettivo inizio dell'attività, violando l'art. 34 comma 3. Non applicherei sanzioni per l'attività di somministrazione, che non è di fatto esercitata, quindi vale il termine di 60 giorni dall'atto per comunicare il subingresso (termine non ancora decorso).
2) attività di B&B esercitata in una unità immobiliare separata rispetto a quella dell'albergo. Per questa attività nessuno ha mai presentato scia, quindi qui applicherei la sanzione dell'art. 74 comma 1 (esercizio dell'attività in mancanza di titolo abilitativo).
DOMANDE: - A chi si fa la sanzione? Al soggetto che ha emesso ricevute ai clienti? Mi sembrerebbe l'unica "prova" che attesta l'esercizio di b&b...
- devo anche fare un atto in cui dispongo la chiusura dell'attività fino alla presentazione della scia in base all'art. 73: ordinanza?
Grazie come sempre. Saluti.
Buongiorno, vi sottopongo qualche quesito in materia di strutture ricettive.
A seguito di un esposto, la PM esegue un sopralluogo in un complesso ricettivo. Trova la seguente situazione:
1) attività di albergo dotata di autorizzazione rilasciata alla società "A" + autorizzazione esercizio di somministrazione e relativa sanitaria, sempre intestate ad "A"; tuttavia, l'attività viene esercitata dall'impresa "B" (verificato tramite ricevute e scontrini emessi ai clienti), in base ad un contratto di affitto di azienda stipulato pochi giorni prima (scrittura privata autenticata dal notaio e registrata). "B" esercita solo albergo; il ristorante per ora è chiuso.
DOMANDA: che sanzione si applica a B? quella dell'art. 43 comma 1 della lr 86 (struttura ricettiva esercitata senza scia) oppure quella dell'art. 43 comma 4 (violazione di altri obblighi)? Propenderei per la seconda ipotesi perché la struttura, di fatto, è autorizzata (anche se a nome di un soggetto diverso rispetto a quello che esercita l'attività), semplicemente il nuovo titolare ha omesso di comunicare il subingresso prima dell'effettivo inizio dell'attività, violando l'art. 34 comma 3. Non applicherei sanzioni per l'attività di somministrazione, che non è di fatto esercitata, quindi vale il termine di 60 giorni dall'atto per comunicare il subingresso (termine non ancora decorso).
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Si applica la sanzione dell'art. 43 comma 1 in quanto al momento dell'accertamento tu ti trovi in presenza di un soggetto SENZA ALCUN TITOLO.
Il legame contrattuale con A è rapporto interno, irrilevante ai fini amministrativi (potrà avere rilievo per valutare l'entità della sanzione ai sensi dell'art. 11 l. 689/1981).
Inoltre devi fare verbale anche ad A ed al proprietario dell'immobile (se diverso) quali obbligati in solido.
Non trova applicazione l'art. 43 comma 4 in quanto il comportamento trova già una sanzione diretta e comunque la norma si applica ai soggetti titolari di struttura che violano alcune delle disposizioni della legge o del regolamento.