Buonasera,
il nostro Comune (in Regione Lombardia) intende posizionare un erogatore di acqua (le c.d. "casette dell'acqua") su un'area pubblica già individuata.
Il servizio di erogazione è a pagamento senza distinzione tra residenti e non. Il Comune riceve una percentuale annua del 3% degli incassi.
La mia domanda è se questa attività rientra nella disciplina del Commercio su Aree Pubbliche con la conseguenza di modificare il Regolamento Comunale e di attivare la procedura di assegnazione dello spazio pubblico.
Grazie
Buonasera,
il nostro Comune (in Regione Lombardia) intende posizionare un erogatore di acqua (le c.d. "casette dell'acqua") su un'area pubblica già individuata.
Il servizio di erogazione è a pagamento senza distinzione tra residenti e non. Il Comune riceve una percentuale annua del 3% degli incassi.
La mia domanda è se questa attività rientra nella disciplina del Commercio su Aree Pubbliche con la conseguenza di modificare il Regolamento Comunale e di attivare la procedura di assegnazione dello spazio pubblico.
Grazie
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Siamo fuori dal commercio su AAPP perchè non vi è commercio in senso tecnico (non vi è acquisto e vendita al consumatore finale di prodotti). Vi è l'erogazione di un servizio a pagamento come tale libero.
Essendo su AAPP sarà soggetto a procedura di AFFIDAMENTO ai sensi del CODICE DEGLI APPALTI.
Grazie mille per la risposta.
Tuttavia per fugare qualsiasi dubbio, prendo spunto dalla definizione di commercio data nella replica.
La Ditta che erogherà l'acqua la preleverà dall'acquedotto comunale (pagandone il corrispettivo poiché il contatore sarà intestato alla medesima Ditta) per poi rivenderla, depurata, all'utenza.
Anche in questo caso, quindi, non si può parlare di commercio in senso stretto?
Chiedo scusa ma è la prima volta che mi capita e volevo essere sicuro.
Grazie
Grazie mille per la risposta.
Tuttavia per fugare qualsiasi dubbio, prendo spunto dalla definizione di commercio data nella replica.
La Ditta che erogherà l'acqua la preleverà dall'acquedotto comunale (pagandone il corrispettivo poiché il contatore sarà intestato alla medesima Ditta) per poi rivenderla, depurata, all'utenza.
Anche in questo caso, quindi, non si può parlare di commercio in senso stretto?
Chiedo scusa ma è la prima volta che mi capita e volevo essere sicuro.
Grazie
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Ti faccio questo esempio semplice e banale che spiega il tutto.
Se io compro da un soggetto una BOTTIGLIA DI ACQUA e rivendo al cliente quella stessa bottiglia sono commerciante.
Se io mi approvvigiono di tot metri cubi di acqua e li vendo (non tutti quelli, non proprio quelli ma quelli che, al netto delle perdite, vengono fruiti dal cliente finale, non sono commerciante.
Erogo un servizio di "somministrazione di acqua" a pagamento.
In questo senso mi ero già espresso qui:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=2588.msg5841#msg5841
Perfetto, grazie infinite.
Come sempre molto chiaro!
Visto che è stato aperto l'argomento CASETTE DELL'ACQUA...
E' corretto che venga presentata almeno la notifica sanitaria alla ASL competente?
La nostra ASL l'ha voluta...
Visto che è stato aperto l'argomento CASETTE DELL'ACQUA...
E' corretto che venga presentata almeno la notifica sanitaria alla ASL competente?
La nostra ASL l'ha voluta...
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Secondo me non è corretto anche perchè si tratterà di acqua presa dall'acquedotto e quindi già soggetta a controlli obbligatori.
Ovviamente il COMUNE potrà prescrivere controlli accessori in occasione della concessione del servizio o del suolo pubblico ed obblighi specifici (es. di pulizia, decoro ecc...).
Ma non c'entra la notifica sanitaria.