Buongiorno,
premetto che siamo in Lombardia.
Una gioielleria vorrebbe poter effettuare la foratura dei lobi e chiede se deve fare qualcosa.
Secondo me dovrebbe inviare la SCIA per apertura di nuova attività di tatuatore/piercer, con i dovuti requisiti sanitari e professionali.
Secondo voi è corretto?
Grazie e cordiali saluti
Claudio
Buongiorno,
premetto che siamo in Lombardia.
Una gioielleria vorrebbe poter effettuare la foratura dei lobi e chiede se deve fare qualcosa.
Secondo me dovrebbe inviare la SCIA per apertura di nuova attività di tatuatore/piercer, con i dovuti requisiti sanitari e professionali.
Secondo voi è corretto?
Grazie e cordiali saluti
Claudio
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Sul tema è intervenuta la Regione qualche hanno fa. Ecco il riepilogo della questione:
https://www.ordinefarmacistimilano.it/archivio_news/116-indicazioni-sull-attivita-di-foratura-auricolare.html
Nel 2016 la questione fu nuovamente affrontata confermando questo orientamento:
http://www.consiglio.regione.lombardia.it/c/document_library/get_file?uuid=61cc1c40-a3a3-4889-b2e3-e997eaf3196e&groupId=38960
CITO IL PASSAGGIO:
[i]La dott.ssa CORNAGGIA rileva che, in base alla definizione fornita dall’art. 1 della L.
1/1990, l’attività di estetista “comprende tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla
superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in
perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso
l'eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti.” Pertanto, queste caratteristiche
distinguono l’attività di estetista da altre attività di tipo sanitario o di tatuaggio del corpo.
Precisa che la foratura del lobo dell’orecchio non è un intervento estetico, ma, in base agli
indirizzi regionali, può essere effettuata presso i centri estetici, le farmacie, le oreficerie e le
profumerie. Aggiunge poi che lo svolgimento dell’attività di tatuaggio e di piercing, in parti
diverse dal lobo auricolare, richiede una formazione specifica che non è ricompresa nella
qualificazione professionale di estetista. Riferisce che le ASL esercitano le funzioni di
controllo sul rispetto dei requisiti igienico-sanitari nei luoghi di lavoro, a fronte di una
pianificazione triennale che viene aggiornata annualmente ed, in tale contesto, si effettuano i
controlli sulle attività di estetista. Al riguardo, specifica che nel sistema informativo della
prevenzione si potrà verificare il numero dei controlli effettuati sulle attività di questo genere
e i relativi esiti.[/i]
Nello stesso senso questa risposta della ATS di Bergamo:
http://www.ats-bg.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=16861&idArea=47372&idCat=20967&ID=59751&TipoElemento=pagina