Buongiorno, gradirei un confronto sulla seguente problematica.
Pubblico esercizio tip. 4 che termina la somministrazione (regolarmente comunicata) a seguito di risoluzione contratto affitto d'azienda in data 07/07.
Non seguono scia di reintestazioni né subingressi, ma il locale prosegue nell'attività con nuovo soggetto, configurandosi così un'attività senza autorizzazione.
Tralasciando il discorso sanzioni, le problematiche che mi si viene a porre, nelle more del subingresso, sono molteplici, e cerco di enuncirale:
1. soggetto locatore (originario titolare): la ditta da atto notarile risulta corrente in via .XXX e iscritta al numero REA xxx, ma dalla visura camerale risulta CANCELLATA fin dal 2005 per cessazione di ogni attività.
Primo problema: può una ditta cancellata affittare un ramo d'azienda, non essendo più impresa? secondo il MISE sembra di no: risoluzioni nr. 226100 del 7/7/2016 e 236368 del 18/7/2016 - si discute di autorizzazioni commercio aree pubbliche ma perfettamente sovrapponibili. Mi chiedo la ragione per la quale il notaio non si sia posto il problema...
2. il soggetto affittuario: il soggetto che intraprende l'attività può provvedere entro 30 giorni all'iscrizione al registro imprese per presentare la scia di subingresso, o deve essere iscritto fin da subito? potrebbe farlo con inizio attività successiva, non potendo emettere ricevute e fatture senza partita IVA (e mi chiedo ad oggi come stia rilasciando scontrini ecc).
Fermo restando che ho richiesto sopralluogo ispettivo del comando di polizia locale per comminare le sanzioni e disporre la sospensione dell'attività, mi pongo già il problema di come ovviare ad un affitto di ramo d'azienda per un ditta cancellata (avrebbe dovuto secondo me dichiararsi INATTIVA, ma per risparmiare i costi di iscrizione annuali pare che molti commercialisti seguano questa strada e la CCIAA avvalli non facendo verifiche e non comunicando nulla ai Comune che hanno rilasciato i titoli autorizzati, salvo poi lavarsene le mani alla mia richiesta di chiarimenti...)
Spero di essermi spiegato al meglio, ringrazio e saluto
1. soggetto locatore (originario titolare): la ditta da atto notarile risulta corrente in via .XXX e iscritta al numero REA xxx, ma dalla visura camerale risulta CANCELLATA fin dal 2005 per cessazione di ogni attività.
Primo problema: può una ditta cancellata affittare un ramo d'azienda, non essendo più impresa? secondo il MISE sembra di no: risoluzioni nr. 226100 del 7/7/2016 e 236368 del 18/7/2016 - si discute di autorizzazioni commercio aree pubbliche ma perfettamente sovrapponibili. Mi chiedo la ragione per la quale il notaio non si sia posto il problema...
[color=red]Concordo sul fatto che forse il notaio non ha verificato bene.
TUTTAVIA la cessione di azienda è valida e regolare e ben possibile anche da parte di una impresa cancellata o mai iscritta.
Un conto è la cessione dell'azienda (che può essere in capo anche ad un privato), altra cosa la vicenda amministrativa che ne deriva[/color]
2. il soggetto affittuario: il soggetto che intraprende l'attività può provvedere entro 30 giorni all'iscrizione al registro imprese per presentare la scia di subingresso, o deve essere iscritto fin da subito? potrebbe farlo con inizio attività successiva, non potendo emettere ricevute e fatture senza partita IVA (e mi chiedo ad oggi come stia rilasciando scontrini ecc).
[color=red]chi SUBENTRA deve:
1) prima di iniziare fare scia di subingresso (altrimenti è senza titolo)
2) entro 30 giorni da quando inizia iscriversi in CCIAA altrimenti incorre in sanzioni o iscrizione d'ufficio
3) comunicare scia di subingresso entro X giorni (dipende se esiste una norma regionale) dalla data di cessione dell'azienda. Altrimenti incorre anche in dette sanzioni.
Se il subentrante ha iniziato senza scia di subingresso sta esercitando senza titolo ... va sanzionato e diffidato ..
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Fermo restando che ho richiesto sopralluogo ispettivo del comando di polizia locale per comminare le sanzioni e disporre la sospensione dell'attività, mi pongo già il problema di come ovviare ad un affitto di ramo d'azienda per un ditta cancellata (avrebbe dovuto secondo me dichiararsi INATTIVA, ma per risparmiare i costi di iscrizione annuali pare che molti commercialisti seguano questa strada e la CCIAA avvalli non facendo verifiche e non comunicando nulla ai Comune che hanno rilasciato i titoli autorizzati, salvo poi lavarsene le mani alla mia richiesta di chiarimenti...)
[color=red]Il problema non lo vedo. Se il subentrante fa scia di subingresso tu non ti devi curare del fatto che l'azienda cedente fosse attiva, inattiva o addirittura esistente. .... sono verifiche che deve fare in notaio e che te prendi per valide![/color]
Spero di essermi spiegato al meglio, ringrazio e saluto
[color=red]CERTO![/color]
Grazie dott. Chiarelli, sempre cortese e puntuale.
Tuttavia come interpreta le pronunce MISE una delle quali da me allegata? La problematica si è più volte posta in questo periodo di rinnovo concessioni Bolkestein su aree pubbliche, laddove la Regione ha più volte ribadito che le imprese "originarie" per reintestarsi il titolo debbano essere attive...
Se vi fosse stata continuità tra il gestore uscente (contratto affitto azienda scaduto) e quello entrante avremmo potuto "far finta di nulla" (mi passi il termine), ma con questo passaggio la verifica sulla ditta che dichiara di essere titolare dell'autorizzazione originaria di somministrazione va fatta, ed il MISE dice che non possa essere cancellata/cessata... sul punto il notaio da me interpellato mi ha rimandato al commercialista della signora, e via dicendo
Grazie dott. Chiarelli, sempre cortese e puntuale.
Tuttavia come interpreta le pronunce MISE una delle quali da me allegata? La problematica si è più volte posta in questo periodo di rinnovo concessioni Bolkestein su aree pubbliche, laddove la Regione ha più volte ribadito che le imprese "originarie" per reintestarsi il titolo debbano essere attive...
Se vi fosse stata continuità tra il gestore uscente (contratto affitto azienda scaduto) e quello entrante avremmo potuto "far finta di nulla" (mi passi il termine), ma con questo passaggio la verifica sulla ditta che dichiara di essere titolare dell'autorizzazione originaria di somministrazione va fatta, ed il MISE dice che non possa essere cancellata/cessata... sul punto il notaio da me interpellato mi ha rimandato al commercialista della signora, e via dicendo
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PREMESSA: pubblichiamo e condividiamo spessissimo le risoluzioni del MISE (soprattutto quelle degli ultimi anni).
La Risoluzione n. 226100 del 7 luglio 2016 NON è tuttavia condivisibile.
L'azienda, intesa come complesso di beni funzionali all'esercizio di una impresa, può essere nella disponibilità giuridica di un soggetto attivio o di un soggetto imprenditorialmente non attivo il quale potrà cederla a terzi.
SPETTA AL NOTAIO verificare l'esistenza dell'azienda e rogare il relativo atto.
Pertanto l'azienda inattiva potrà ben cedere a terzi l'azienda di cui è tornata "in possesso".
Solo qualora intenda esercitare dovrà nuovamente registrarsi in CCIAA ....
Grazie dott. Chiarelli, sempre cortese e puntuale.
Tuttavia come interpreta le pronunce MISE una delle quali da me allegata? La problematica si è più volte posta in questo periodo di rinnovo concessioni Bolkestein su aree pubbliche, laddove la Regione ha più volte ribadito che le imprese "originarie" per reintestarsi il titolo debbano essere attive...
Se vi fosse stata continuità tra il gestore uscente (contratto affitto azienda scaduto) e quello entrante avremmo potuto "far finta di nulla" (mi passi il termine), ma con questo passaggio la verifica sulla ditta che dichiara di essere titolare dell'autorizzazione originaria di somministrazione va fatta, ed il MISE dice che non possa essere cancellata/cessata... sul punto il notaio da me interpellato mi ha rimandato al commercialista della signora, e via dicendo
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PREMESSA: pubblichiamo e condividiamo spessissimo le risoluzioni del MISE (soprattutto quelle degli ultimi anni).
La Risoluzione n. 226100 del 7 luglio 2016 NON è tuttavia condivisibile.
L'azienda, intesa come complesso di beni funzionali all'esercizio di una impresa, può essere nella disponibilità giuridica di un soggetto attivio o di un soggetto imprenditorialmente non attivo il quale potrà cederla a terzi.
SPETTA AL NOTAIO verificare l'esistenza dell'azienda e rogare il relativo atto.
Pertanto l'azienda inattiva potrà ben cedere a terzi l'azienda di cui è tornata "in possesso".
Solo qualora intenda esercitare dovrà nuovamente registrarsi in CCIAA ....
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Sono perfettamente d'accordo che un soggetto possa essere attivo o inattivo, e lo dice infatti anche il MISE; differente è però un'azienda inattiva da una cancellata...