Data: 2012-03-17 08:36:51

Consiglio dei Ministri n. 19 del 16 marzo 2012

Consiglio dei Ministri n. 19 del 16 marzo 2012

16 Marzo 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 11,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.

Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.

Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri riguardano:

a. Ratifica ed esecuzione dell’accordo quadro tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica di Corea;

b. Integrazioni e modifiche alle norme relative all’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate;

c. Attuazione delle direttive comunitarie relative a: (a) recupero di vapori di benzina durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio; (b) condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati (cd. Blue Card);

d. Deliberazioni su dissensi emersi in Conferenza di servizi in merito a: (a) progetto di realizzazione di un porto turistico in località Torre Flavia, Comune di Ladispoli (Roma); (b) progetto di sperimentazione dell’uso di CDR e pneumatici triturati quali combustibili alternativi nello stabilimento di Tavernola Bergamasca (Bergamo);

e. Proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria);

f. Leggi regionali

g. Nomine

A. ACCORDO QUADRO CON LA COREA DEL SUD

Su proposta del Ministro degli affari esteri, di concerto con i Ministri dell’Economia, dell’Ambiente, delle Politiche agricole, dell’Interno, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e trasporti, della Giustizia e per gli Affari europei è stato approvato il disegno di legge che ratifica l’Accordo quadro tra l’Unione Europea e la Corea del Sud.

L’accordo riveste grande valenza politica, ponendo le premesse per un sostanziale salto di qualità nelle relazioni tra la UE e la Corea del Sud. In considerazione del peso crescente che tale Paese sta assumendo a livello internazionale, l’intesa amplia infatti la collaborazione al di là dell’ambito economico ora prevalente, estendendola a tutti i temi principali dell’agenda politica e del dialogo settoriale.

Oltre a prevedere un dialogo politico ad ampio raggio ed il rafforzamento della cooperazione regionale in seno alle principali organizzazioni internazionali, vengono individuate alcune aree di cooperazione prioritaria:

1) la promozione dello sviluppo economico (politica economica, cooperazione fra imprese, fiscalità, cooperazione doganale, concorrenza, tecnologia e società dell’informazione, politica dei consumatori);

2) lo sviluppo sostenibile (salute, ambiente, affari sociali, cambiamenti climatici, agricoltura);

3) energia e sicurezza energetica;

4) trasporti; turismo; società civile; pubblica amministrazione; istruzione e cultura; giustizia libertà e sicurezza (cooperazione giuridica, migrazione, lotta contro le droghe, contrasto della criminalità organizzata, della corruzione e del riciclaggio).

Viene così posta la cornice giuridica di un autentico partenariato strategico, nell’ambito del quale affrontare congiuntamente le grandi sfide globali.

A tutela del corretto funzionamento dell’Accordo, è stato previsto un Comitato misto, composto da rappresentanti del Consiglio e della Commissione europea e della Repubblica di Corea, che si riunirà una volta l’anno alternativamente a Bruxelles e a Seoul, incaricato inoltre di definire le priorità d’azione da perseguire nell’ambito dell’intesa e di garantire uno sviluppo armonioso delle relazioni complessive tra le parti.

B. DIRITTI DEGLI AZIONISTI DI SOCIETÀ QUOTATE

La direttiva 2007/36/CE dell’11 luglio 2007, relativa all’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate, ha introdotto importanti novità in tema di funzionamento dell’assemblea con l’obiettivo di favorire la partecipazione degli azionisti alla vita della società e, in particolare, l’esercizio del voto (anche transfrontaliero).

La direttiva è stata recepita nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo n. 27 del gennaio 2010. Il decreto legislativo ha, in realtà, una portata più ampia della direttiva. In base alle indicazioni della legge delega, infatti, conteneva una rivisitazione completa della normativa in materia di gestione accentrata e dematerializzazione e della disciplina della sollecitazione di deleghe di voto, nonché alcuni adeguamenti in materia di disciplina dell’assemblea, di impugnazione delle delibere assembleari e di diritto di recesso. Il decreto conteneva anche la previsione di un meccanismo di identificazione degli azionisti, tramite gli intermediari.

I dati evidenziano come dalle nuove norme sia derivata una partecipazione senza precedenti degli azionisti alle assemblee e una migliore percezione della governance delle società quotate italiane. In particolare, la nuova disciplina ha consentito agli investitori istituzionali, italiani ed esteri, di esercitare più agevolmente (e con minori costi) i relativi diritti amministrativi, con un sensibile miglioramento dell’efficienza del sistema finanziario nel suo complesso.

La prima applicazione della normativa ha tuttavia evidenziato alcune criticità. Tra queste, le più importanti sono:

- La disciplina della convocazione unica, con riguardo alla prassi invalsa di delegare al consiglio di amministrazione la facoltà di decidere volta per volta, in relazione a singole assemblee, di ricorrere o meno all’unica convocazione;

- L’estensione alle assemblee speciali dei portatori di obbligazioni ammesse al sistema di gestione accentrata delle disposizioni in materia di legittimazione all’intervento e al voto in assemblea;

- L’individuazione della record date nei casi in cui le date delle adunanze delle assemblee successive alla prima convocazione non fossero stabilite nell’unico avviso di convocazione ma con avvisi separati;

- Determinazione del termine della pubblicazione delle relazioni sulle materie all’ordine del giorno o dei documenti da sottoporre all’assemblea quando per le materie cui si riferiscono siano astrattamente previsti termini di convocazione diversi;

- L’opportunità di mantenere una disciplina omogenea per quanto riguarda l’informativa preassembleare per tutte le società quotate, lucrative o meno;

- La disciplina della sollecitazione di deleghe, con riguardo all’ipotesi che l’emittente si renda promotore di una sollecitazione di deleghe e all’estensione della disciplina della sollecitazione di deleghe anche con riferimento alle assemblee speciali;

- La disciplina della relazione finanziaria annuale, con riguardo alle caratteristiche del modello dualistico di amministrazione e controllo della società.

Per risolvere le criticità evidenziate è stato predisposto uno schema di decreto correttivo. L’intervento approvato dal Consiglio dei Ministri è dunque sostanzialmente di fine tuning ed è volto ad eliminare difficoltà applicative, incertezze interpretative e difetti di coordinamento della normativa.

Tra le modifiche previste dallo schema di decreto correttivo si segnalano in particolare tre aspetti:

1) l’estensione del meccanismo della record date alla legittimazione all’intervento e al voto nelle assemblee speciali qualora gli strumenti finanziari rilevanti siano negoziati in mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione;

2) la riscrittura della disciplina del diritto di porre domande prima dell’assemblea;

3) la revisione delle disposizioni relative alle pubblicazione della relazione finanziaria annuale.

C. ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato due schemi di decreto legislativo di attuazione di due direttive comunitarie. Si tratta di:

1. Condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati (cd. Blue Card).

L’approvazione dello schema di decreto legislativo, avvenuta su proposta del Ministro degli affari europei e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri degli affari esteri, per la pubblica amministrazione e semplificazione, della giustizia, dell’economia e delle finanze e dell’interno, recepisce la direttiva del Consiglio europeo del 25 maggio 2009 e contribuisce al conseguimento degli obiettivi di Lisbona in tema di crescita sostenibile con nuovi e qualificati posti di lavoro. La strategia di Lisbona, infatti, ha previsto di “attirare e trattenere lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi extracomunitari”, pur sempre nel rispetto del principio di preferenza comunitaria. Lo scopo è quello di riconoscere alla migrazione legale un ruolo di rafforzamento dell’economia e della conoscenza europee, incrementando al tempo stesso la competitività delle imprese e la capacità di attrarre lavoratori stranieri di alto profilo formativo e professionale.

Lo schema di decreto in questione integra il vigente quadro normativo (Testo unico dell’immigrazione), facilita l’ammissione di tali cittadini nel territorio europeo e nazionale e armonizza le condizioni del loro ingresso e soggiorno, prevedendo l’introduzione di una nuova tipologia di titolo di soggiorno, denominato ‘Blue Card’.

2. Recupero di vapori di benzina durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio.

L’approvazione dello schema di decreto legislativo, su proposta del Ministro per le politiche europee e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri della Salute, della Giustizia, degli Affari esteri, dell’Economia e delle finanze, recepisce la direttiva comunitaria 2009/126/CE. La direttiva stabilisce, ai fini della tutela della salute e dell’ambiente, misure intese a ridurre la quantità di vapori di benzina (ricompresi tra i composti organici volatili) emessi nell’atmosfera durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio.

Lo schema di decreto prevede che gli impianti distribuzione di benzina per i veicoli a motore nuovi o assoggettati a completa ristrutturazione (il cui flusso sia superiore a determinate soglie) debbano essere equipaggiati con sistemi di recupero. L’obbligo si estende poi, entro il 2018, agli impianti di distribuzione esistenti che hanno un flusso di benzina superiore a 3000 mc/anno. Questi sistemi devono avere un’efficienza di cattura dei vapori di benzina pari o superiore all’85% e un rapporto vapore / benzina compreso tra 0,95 e 1,05 (sistemi di recupero dei vapori di fase II).

D. DELIBERAZIONI SU DISSENSI EMERSI IN CONFERENZA DI SERVIZI

Il Consiglio dei Ministri, a seguito di rimessioni, ha poi deliberato in merito a due progetti:

1. deliberazione negativa in merito alla realizzazione del progetto di un porto turistico in località Torre Flavia, Comune di Ladispoli (Roma);

2. deliberazione positiva in merito alla realizzazione del progetto di sperimentazione dell’uso di CDR (combustibile derivato da rifiuti) e pneumatici triturati quali combustibili alternativi nello stabilimento di Tavernola Bergamasca (Bergamo).

E. PROROGA DELLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN PROCOPIO

Il Consiglio dei Ministri ha inoltre deliberato la proroga della gestione commissariale del Consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria). Lo scioglimento era stato disposto il 23 dicembre 2010 a seguito del riscontro di fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata.

La proroga della gestione commissariale è stata decisa per assicurare il ripristino dei principi democratici di legalità e per restituire efficienza e trasparenza all’azione amministrativa dell’ente.

F. LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato sei leggi regionali su proposta del Ministro per gli affari regionali, Piero Gnudi. Nell’ambito di tali leggi, il Consiglio ha deliberato l’impugnativa, dinanzi alla Corte Costituzionale, delle seguenti leggi:

1) Abruzzo - Legge n. 3 del 13/11/2012, recante “Modifiche all'art. 35 della L.R. 30 aprile 2009, n. 6, recante: "Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2009 e pluriennale 2009 - 2011 della Regione Abruzzo (Legge finanziaria Regionale 2009)" e altre disposizioni di adeguamento normativo.”

Alcune disposizioni contrastano con la legislazione statale in materia di accreditamento delle strutture sanitarie, nonché con le previsioni del Piano di rientro per il disavanzo sanitario, violando gli articoli 117, terzo comma, e 120, della Costituzione.

2) Campania - Legge n. 1 del 27/01/2012, recante “ Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 - 2014 della regione Campania (Legge finanziaria regionale 2012).”

Numerose disposizioni, intervenendo sull’assetto organizzativo delle Aziende ospedaliere universitarie, sul relativo finanziamento, in materia di personale regionale, di finanza pubblica, di contratti pubblici, nonché in materia di concessioni per la ricerca e l’utilizzazione delle acque minerali e termali, contrastano con la legislazione statale vigente nonché con l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione degli articoli 3; 81; 97; 117, secondo comma, lettere l), m), s); 117, terzo comma, e 120 della Costituzione.

3) Campania - Legge n. 2 del 27/01/2012, recante “Bilancio di previsione della regione Campania per l'anno 2012 e bilancio pluriennale per il triennio 2012 - 2014.”

Alcune disposizioni, disponendo il ricorso al mercato finanziario per l’anno 2012 senza la previa approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2010 o essendo prive di garanzia di copertura finanziaria, violano gli articoli 81, quarto comma, e 117, terzo comma, della Costituzione.

4) Campania - Legge n. 3 del 27/01/2012, recante “ Disposizioni per l'attuazione del piano di rientro del settore sanitario.

Alcune disposizioni, apportando modifiche e integrazioni alle norme della legge regionale n. 4 del 2011 già impugnate dal Governo senza eliminarne i motivi d’incostituzionalità, contrastano con l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario e con il mandato del Commissario ad acta, violando gli articoli 117, terzo comma, e 120 della Costituzione.

Per altre leggi regionali, invece, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa. Si tratta delle seguenti leggi:

1) Sardegna – Legge n. 1 del 27/01/2012, recante “Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012.”

2) Trentino Alto Adige – Legge n. 1 del 20/01/2012, recante “Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige per l'esercizio finanziario 2010.”

G. NOMINE

Infine, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno, ha reintegrato il prefetto a riposo Giovanni TROIANI nell’incarico di Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, fino al 19 giugno 2012, in ottemperanza al ricorso accolto dal Consiglio di Stato.

Su proposta del Ministro della giustizia, sono stati nominati dirigenti generali penitenziari i dottori Pietro BUFFA, Carmelo CANTONE ed Enrico SBRIGLIA.

Su proposta del Ministro della difesa, il generale di divisione dell’Esercito Danilo ERRICO è stato promosso generale di corpo d’armata.

Il Consiglio dei Ministri ha preso atto e condiviso la proposta dei Ministri Severino e Moavero di comunicare la conferma del prof. Antonio TIZZANO e del prof. Paolo MENGOZZI, rispettivamente, a giudice e avvocato generale della Corte di giustizia europea.

Il Consiglio, nel decidere l’assunzione a carico dello Stato delle spese per i funerali dell’ing. Franco Lamolinara, ha condiviso la proposta del Presidente Monti di assumere analoga decisione per il sindacalista Placido Rizzotto, figura emblematica della lotta contro la mafia, una volta terminati gli accertamenti tecnici sui resti recuperati.

Il Consiglio è terminato alle ore 13,45

http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/testo_int.asp?d=67137

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