La Legge regionale Abruzzo 75/1995 all'art. 27 definisce i requisiti e dotazioni comuni per l'esercizio dell'attività "devono possedere le caratteristiche strutturali edilizie ed igienico sanitarie, previste dalle leggi e dai regolamenti igienico-edilizi comunali" quindi senza necessità di richiedere specifica destinazione d'uso; Si ritiene che se è civile abitazione le caratteristiche citate sono rispettate; questa sembra l'interpretazione di quasi tutte le leggi regionali e anche la Vostra interpretazione nei vari topic sull'argomento.
Ma per quanto riguarda gli aspetti fiscali? Ricordo la questione di attribuzione della categoria catastale D/2 nella Regione Lazio sollevata a fine 2014. Come dobbiamo comportarci?
La Legge regionale Abruzzo 75/1995 all'art. 27 definisce i requisiti e dotazioni comuni per l'esercizio dell'attività "devono possedere le caratteristiche strutturali edilizie ed igienico sanitarie, previste dalle leggi e dai regolamenti igienico-edilizi comunali" quindi senza necessità di richiedere specifica destinazione d'uso; Si ritiene che se è civile abitazione le caratteristiche citate sono rispettate; questa sembra l'interpretazione di quasi tutte le leggi regionali e anche la Vostra interpretazione nei vari topic sull'argomento.
Ma per quanto riguarda gli aspetti fiscali? Ricordo la questione di attribuzione della categoria catastale D/2 nella Regione Lazio sollevata a fine 2014. Come dobbiamo comportarci?
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CONFERMIAMO che l'intepretazione corretta esclude la necessità di una specifica destinazione d'uso.
Quindi va bene la civile abitazione come qualsiasi altra destinazione.
Sul tema ACCATASTAMENTO:
http://www.prontoprofessionista.it/articoli/1599/il-classamento-degli-affittacamere-e-dei-bb/
https://www.studiomarino.net/e-illegittima-la-rettifica-di-classamento-automatica-dei-ccdd-affittacamere-e-dei--bed-and-breakfast--da-cat-a-a-cat-d-2-interviste-rilasciate-dall-avv-giuseppe-marino-a--striscia-la-notizia-/news/25/2016/
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=21335.0