Buonasera Dott. Chiarelli,
spero di ricevere un suo parere su una questione per me piuttosto intricata:
Nel 2013 A affitta a B ramo di azienda con contratto notarile, oggetto attività di BAR - B stipula per suo conto contratto di affitto per l'uso del locale con C.
Circa un mese fa ricevo come SUAP comunicazione di cessazione attività da parte di B e contestualmente avvio nuova attività (sempre BAR) da parte di Z all'interno dello stesso locale, con tanto di nuovo contratto registrato di affitto del fondo tra Z stesso e C.
Chiedo integrazioni/chiarimenti e spunta fuori una raccomandata ai sensi del 1456 C.C. da parte di A risalente a febbraio scorso ove comunicava a B risoluzione del contratto di ramo azienda per mancato pagamento canoni (possibilità prevista all'interno del contratto stesso).
A questo punto studio legale per conto di A mi scrive sostenendo che non essendo mai avvenuta la riconsegna del ramo azienda (costituito da attrezzature e beni mobili) devo ordinare la cessazione a Z in quanto egli sta utilizzando illegittimamente le attrezzature di proprietà di A presenti nel locale e mai riconsegnate da parte di B.
Preciso che nel contratto di affitto ramo azienda si parla genericamente di beni mobili e attrezzature ma non è riportato alcun inventario.
Non riesco a distinguere con chiarezza gli aspetti amministrativi da quelli civilistici.
Premesso che sono ancora all'interno dei 60 giorni, debbo veramente vietare la prosecuzione dell'attività a Z, avendo egli avviato attività con SCIA regolare ma in un locale ove potrebbero ancora trovarsi i beni mobili del ramo azienda di proprietà di A?
Spero di essere riuscito a spiegarmi... e spero davvero in suo consiglio...
Grazie