Salve sono presidente di una associazione culturale aderente a ente nazionale abbiamo l'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande ( ristorante e bar ) premetto che i locali della nostra associazione non hanno una destinazione commerciale mi sono rivolto a un consulente che si occupa di associazioni dopo essermi imbattuto in un Vostro topic dal titolo "circoli possono somministrare ai non soci se ....... " nel quale si parlava di una sentenza del TAR del lazio che aveva dato ragione a un circolo di Roma che se ho capito bene aveva somministrato a ospiti di un socio che non erano soci del circolo stesso , mi è stato riferito che se lo statuto è fatto bene non ci sono problemi nel senzo che se un socio porta nel nostro ristorantino o al bar dei parenti ,amici , magari in occasione di una festa privata e che paga le consumazioni lui per tutti per noi non è un problema servirgli quello che ci chiede ,ho fatto analizzare il nostro statuto e ci hanno detto che va modificato naturalmente tutto questo comporta delle spese , volevo sapere se secondo Voi è corretto quello che ci hanno detto ,non vorremmo affrontare delle spese inutili e cosa più importante fare qualcosa che non possiamo fare. Grazie per la risposta
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Salve sono presidente di una associazione culturale aderente a ente nazionale abbiamo l'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande ( ristorante e bar ) premetto che i locali della nostra associazione non hanno una destinazione commerciale mi sono rivolto a un consulente che si occupa di associazioni dopo essermi imbattuto in un Vostro topic dal titolo "circoli possono somministrare ai non soci se ....... " nel quale si parlava di una sentenza del TAR del lazio che aveva dato ragione a un circolo di Roma che se ho capito bene aveva somministrato a ospiti di un socio che non erano soci del circolo stesso , mi è stato riferito che se lo statuto è fatto bene non ci sono problemi nel senzo che se un socio porta nel nostro ristorantino o al bar dei parenti ,amici , magari in occasione di una festa privata e che paga le consumazioni lui per tutti per noi non è un problema servirgli quello che ci chiede ,ho fatto analizzare il nostro statuto e ci hanno detto che va modificato naturalmente tutto questo comporta delle spese , volevo sapere se secondo Voi è corretto quello che ci hanno detto ,non vorremmo affrontare delle spese inutili e cosa più importante fare qualcosa che non possiamo fare. Grazie per la risposta
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Ovviamente non conosciamo il vs. statuto nè possiamo analizzarlo ma ANCHE SE dovesse essere modificato non esistono spese specifiche per il suo aggiornamento. Dovete fare riunione dei soci, VOTARLO e poi registrarlo gratuitamente all'agenzia delle entrate.
Ovviamente se fate fare ad un consulente vi chiederà il compenso per tali attività.
Se fate da voi .... è gratuito.
La ringrazio per la sua risposta ma a prescindere dal costo o meno per modificare lo statuto mi interessava sapere se effettivamente se si adegua lo statuto è consentito la amministrazione agli ospiti di un socio purché a pagare sia quest'ultimo
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La ringrazio per la sua risposta ma a prescindere dal costo o meno per modificare lo statuto mi interessava sapere se effettivamente se si adegua lo statuto è consentito la amministrazione agli ospiti di un socio purché a pagare sia quest'ultimo
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Dal punto di vista AMMINISTRATIVO, per la GIURISPRUDENZA, questo lo potete fare anche senza la modifica dello Statuto. Ai fini del controllo infatti è irrilevante la previsione statutaria. Quella serve a voi per giustificare l'attività e è rilegvante ai fini fiscali: http://www.nonprofitonline.it/?id=466&id_n=6721.
Per la giurisprudenza l'ospite del socio (sia esso parente, amico o conoscente), se la partecipazione è occasionale e contenuta, può fruire dei servizi di somministrazione tramite l'accompagnatore socio.
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=958.0
Grazie Dott. Chiarelli quindi se ho capito bene le cose stanno in questi termine , se un socio festeggia un evento privato e invita amici e parenti e si fa carico lui di pagare per tutti il circolo può fornire e somministrare cibo e bevande anche ai non soci invitati dal socio ,fiscalmente però essendo considerata entrata commerciale dovremmo rilasciare avendo partita iva fattura al socio stesso e di conseguenza dichiarare questa entrata ,un altro dubbio che avevo evidenziato nel post di apertura è quello che i locali dove avviene la somministrazione non hanno destinazione commerciale questo puo' essere un problema o essendo pur sempre una somministrazione verso una determinata categoria di persone e non aperta a tutti indiscriminatamente è irrilevante ? la prego di darmi conferma o smentita su quello che ho capito o se lo ritiene necessario mi dica Lei quale è la prassi giusta da seguire .
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Grazie Dott. Chiarelli quindi se ho capito bene le cose stanno in questi termine , se un socio festeggia un evento privato e invita amici e parenti e si fa carico lui di pagare per tutti il circolo può fornire e somministrare cibo e bevande anche ai non soci invitati dal socio ,fiscalmente però essendo considerata entrata commerciale dovremmo rilasciare avendo partita iva fattura al socio stesso e di conseguenza dichiarare questa entrata ,un altro dubbio che avevo evidenziato nel post di apertura è quello che i locali dove avviene la somministrazione non hanno destinazione commerciale questo puo' essere un problema o essendo pur sempre una somministrazione verso una determinata categoria di persone e non aperta a tutti indiscriminatamente è irrilevante ? la prego di darmi conferma o smentita su quello che ho capito o se lo ritiene necessario mi dica Lei quale è la prassi giusta da seguire .
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Se siete una ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE esistono norme che ne consentono la localizzazione a prescindere dalla destinazione commerciale:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=2994.msg30952#msg30952
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=16558.msg30947#msg30947
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=14305.msg26548#msg26548
Se non avete questa forma allora occorre verificare la regolamentazione edilizia comunale che potrebbe porre limiti. IN MANCANZA di previsioni ritengo comunque compatibile il circolo con ogni destinazione.