Buongiorno,
pongo il seguente quesito, poiché non riesco più a raccapezzarmi in materia di somministrazione al domicilio del consumatore.
Una associazione di volontariato, in occasione dei 35 anni dall'inizio del loro servizio, ha affittato una tendostruttura ove intende
offrire pranzo ai propri volontari. Il soggetto deputato a somministrare è una ditta di catering, regolarmente iscritta alla C.C.I.A.A.
La tendostruttura è posizionata su suolo pubblico, regolarmente dato in concessione all'Associazione. Ho richiesto al titolare della
ditta di catering di produrmi l'Aut.ne/DIA/SCIA che lo abilita all'attività al domicilio del consumatore, ricevendone in risposta che non era necessario alcunché (rectius "deve documentarsi e chieda alla C.C.I.A.").
Sulla base di quanto precede, sono a richiedere:
1) può essere considerato "domicilio del consumatore" una tendostruttura posizionata su suolo pubblico? In linea teorica, difficilmente verificabile, sarebbero solo invitati i volontari.
2) il titolare della ditta di catering, nella Regione Piemonte, non deve essere in possesso della Aut.ne/DIA/SCIA, ai sensi dell'art. 9, comma 1, della L.R. n. 38/2006, atteso che, ai sensi dell'art. 2, comma2, la norma si applica anche alla somministrazione di alimenti e bevande svolta al domicilio del consumatore?
3) il titolare del catering, non ha sede nel mio Comune, quindi uno dei titoli abilitanti di cui al punto 2 che precede, deve ottenerlo da me o dal suo Comune di sede legale e produrlo in tutti i luoghi ove andrà ad esercitare l'attività?
4) qual è la documentazione che deve produrre a noi per esercitare nel nostro Comune?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno accordarmi un aiuto.
Cordiali saluti
1) può essere considerato "domicilio del consumatore" una tendostruttura posizionata su suolo pubblico? In linea teorica, difficilmente verificabile, sarebbero solo invitati i volontari.
[color=red]Certo ... per DOMICILIO si intende ogni luogo temporaneamente scelto dal soggetto per il centro dei propri interessi. Anche se per eventi temporanei[/color]
2) il titolare della ditta di catering, nella Regione Piemonte, non deve essere in possesso della Aut.ne/DIA/SCIA, ai sensi dell'art. 9, comma 1, della L.R. n. 38/2006, atteso che, ai sensi dell'art. 2, comma2, la norma si applica anche alla somministrazione di alimenti e bevande svolta al domicilio del consumatore?
[color=red]Il titolare del catering deve aver presentato scia per somministrazione a domicilio+notifica sanitaria UNA TANTUM e con essa può operare su tutto il territorio nazionale.
Non deve fare scia per lo specifico punto di somministrazione[/color]
3) il titolare del catering, non ha sede nel mio Comune, quindi uno dei titoli abilitanti di cui al punto 2 che precede, deve ottenerlo da me o dal suo Comune di sede legale e produrlo in tutti i luoghi ove andrà ad esercitare l'attività?
[color=red]ASSOLUTAMENTE NO. Il catering ha un solo titolo con il quale opera in tutta Italia senza ulteriori adempimenti[/color]
4) qual è la documentazione che deve produrre a noi per esercitare nel nostro Comune?
[color=red]NESSUNA[/color]