Data: 2017-06-14 12:04:03

Circolo privato non aderente

Buongiorno, nel ns. comune un circolo privato "Associazione Sportiva Dilettantistica Tennis Club xxxxxx " che gestisce i campi da tennis comunali, intende effettuare la somministrazione ai propri soci. Il Circolo non risulta essere aderente ad enti ed organizzazioni nazionali con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell'Interno, e il relativo Statuto NON è conforme alle condizioni previste dall'art. 148, punto 8, del T.U.I.R. 22/12/1986 n. 917 per gli enti non commerciali (ex. art. 111, commi 3, 4bis e 4quinquies). Il presidente dell'Associazione non sembra intenzionato ad adeguare lo Statuto, redatto nel 2014,  alle prescrizioni del TUIR. 
Il DPR 235/2001 prevede che se il circolo non rispetta le condizioni previste dal TUIR "l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande è subordinato all'iscrizione nel registro esercenti il commercio.... del legale rappresentante del circolo o di un suo delegato".
Si chiede se anche in tale caso resta ferma l'abolizione del requisito professionale per la somministrazione in locali non aperti al pubblico, in base al D. Lgs. 147/2012, e se l'attività di somministrazione ai soci sia sottoposta ad autorizzazione ex art. 64 D. Lgs. 59/2010 con procedura analoga a quella dei pubblici esercizi di somm.ne aperta al pubblico.
Grazie e chiedo scusa per la lunghezza.

riferimento id:40620

Data: 2017-06-15 17:41:18

Re:Circolo privato non aderente


Buongiorno, nel ns. comune un circolo privato "Associazione Sportiva Dilettantistica Tennis Club xxxxxx " che gestisce i campi da tennis comunali, intende effettuare la somministrazione ai propri soci. Il Circolo non risulta essere aderente ad enti ed organizzazioni nazionali con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell'Interno, e il relativo Statuto NON è conforme alle condizioni previste dall'art. 148, punto 8, del T.U.I.R. 22/12/1986 n. 917 per gli enti non commerciali (ex. art. 111, commi 3, 4bis e 4quinquies). Il presidente dell'Associazione non sembra intenzionato ad adeguare lo Statuto, redatto nel 2014,  alle prescrizioni del TUIR. 
Il DPR 235/2001 prevede che se il circolo non rispetta le condizioni previste dal TUIR "l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande è subordinato all'iscrizione nel registro esercenti il commercio.... del legale rappresentante del circolo o di un suo delegato".
Si chiede se anche in tale caso resta ferma l'abolizione del requisito professionale per la somministrazione in locali non aperti al pubblico, in base al D. Lgs. 147/2012, e se l'attività di somministrazione ai soci sia sottoposta ad autorizzazione ex art. 64 D. Lgs. 59/2010 con procedura analoga a quella dei pubblici esercizi di somm.ne aperta al pubblico.
Grazie e chiedo scusa per la lunghezza.
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Il fatto che l'ente non sia aderente, se non hai zone soggette a tutela, è ormai IRRILEVANTE.
Invece il rispetto del TUIR è fondamentale.
La mancanza equipara il circolo ad esercizio di somministrazione ma la norma ha PERSO DI SIGNIFICATO perchè nel frattempo le modifiche al dlgs 59/2010 hanno eliminato l'obbligo del requisito professionale (EX REC) per la somministrazione ad una cerchia limitata di persone.
QUINDI, di fatto, il soggetto dovrà presentare SCIA DI SOMMINISTRAZIONE (Come fosse un pubblico esercizio) senza requisiti professionali e senza operare professionalmente ma rimanendo circolo.

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