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Minareti, sfingi, pagode ecc. in un certo senso assomigliano ai padiglioni Expo (e pure la fontana è stata paragonata all'Albero della vita). Quindi il modello migliore per il rilancio è un parco di relax verde e intrattenimento come Milano Experience. Magari si possono cercare investitori di vari paesi ciascuno per l'edificio che più lo evoca.
Viceversa, un borgo contadino di ieri ricostruito oggi mi pare non diverso dalle torri pseudomedievali. Come ora smantelliamo aree industriali, allora si demolivano borghi contadini, o aspettando che venissero abbandonati spontaneamente o alla svelta con le maniere forti. Pure nelle demolizioni di veri ecomostri abusivi si trova sempre il povero vecchietto sfrattato da usare come scudo umano. Almeno per i filosofi, un villaggio resta tale pure sostituendo tutti i singoli edifici magari con diversissimi, e di distruzione si può a rigore parlare solo quando si lasciasse un deserto totale. Non con la trasformazione da agricolo in turistico e commerciale.
I latifondisti e poi azionisti della Società Immobiliare prima affittavano per rendita sicura piuttosto che per bontà, e se qualcuno compra non è strano ci voglia guadagnare.
Al Castellazzo di Bollate ci si è riprovato più di trent'anni dopo http://www.gliamicidicastellazzo.it/gli-amici-di-castellazzo/ Una volta ammesso che un borgo è proprietà privata, tutto il resto è consequenziale.
Poi venne il declino, ma di aree degradate ce ne sono ovunque pure senza muoversi dalla Brianza http://blog.zingarate.com/lostinbrianza/ e c'è sempre speranza di farle rinascere. Proprio come reazione coraggiosa a quella crisi nacque http://www.expobrianza.com/la-storia/. Un borgo collegato solo da una mulattiera non aveva futuro, mentre se si costruiva la strada per gli inquilini poteva franare ugualmente, ma non c'era un capro espiatorio. Anzi, peccato semmai che Mario Bagno da costruttore di aeroporti non avesse pensato a spettacolari elicotteri navetta. Comunque pare sia stato il Comune a non riaprire la strada http://www.grandistorie.it/consonno-la-follia-del-conte-bagno-da-citta-dei-balocchi-a-paese-fantasma/