Buongiorno, un'associazione sportiva, che gestisce uno skatepark di recente costruzione di proprietà comunale, vorrebbe avviare, per il solo periodo estivo, un Centro Ricreativo Diurno per bambini e ragazzi, e recandosi per informazioni dall'ATS di competenza è stato loro detto che non serve il CPE ma una semplice SCIA per la somministrazione temporanea, che peraltro non verrà svolta direttamente ma da una ditta di catering esterna, inoltre è stato fatto notare che non era stata presentata alcuna SCIA per l'impianto sportivo.
Basandoci sulle precedenti esperienze è nostro parere che il CPE per l'avvio del CRD estivo serva, mentre non serva alcuna SCIA per l'impianto sportivo comunale, chiediamo pertanto la Vostra competente opinione in merito. Grazie.
CRD
A me risulta che sia soggetto a CPE
D.g.r. 17 marzo 2010 - n. 8/11496
Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell’unita` di offerta sociale «Centro Ricreativo Diurno per minori»
[i]Ritenuto che:
• gli enti gestori dei Centri Ricreativi Diurni di nuova attivazione dovranno presentare, ai sensi della l.r. 3/08, [b]comunicazione
preventiva di esercizio[/b] al Comune di ubicazione della struttura, in occasione della prima attivazione;[/i]
IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI
Il tema è controverso.
Fatto salvo l'agibilità ex art. 80 TULPS se la struttura prevede pubblico, con l'abrogazione degli artt. 121 e 123 comma 2 del Regolamento TULPS sembrerebbe non più necessaria l’ulteriore abilitazione ex art. 68 TULPS in caso di manifestazioni sportive, ma la materia è controversa.
Se invece c'è pubblico spettacolo allora si applica l’art. 68 TULPS.
Confermiamo quanto detto da Alberto Valenti. Il carattere stagionale dell'attività non esclude l'obbligo di comunicazione anche ai fini della L.R. 3/2008.
Per l'impianto sportivo non vi sono adempimenti per l'utilizzo "ordinario". Per eventi speciali (concerti ecc...) occorrerà l'art. 68.