Data: 2017-03-30 19:53:22

Dlgs 38/2017 - lotta contro la corruzione nel settore privato

[size=18pt]DECRETO LEGISLATIVO 15 marzo 2017, n. 38
Attuazione della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio, del  22
luglio 2003, relativa alla lotta contro  la  corruzione  nel  settore
privato. (17G00052)
(GU n.75 del 30-3-2017)
  Vigente al: 14-4-2017  [/size]
Capo I
Disposizioni generali

                    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
  Visto l'articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Vista la decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio, del 22 luglio
2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato;
  Vista la legge 12 agosto 2016, n. 170, recante  delega  al  Governo
per il recepimento delle direttive europee e  l'attuazione  di  altri
atti dell'Unione europea - Legge di delegazione  europea  2015  e  in
particolare l'articolo 19;
  Visto il  decreto  legislativo  8  giugno  2001,  n.  231,  recante
disciplina  della  responsabilita'  amministrativa  delle  persone
giuridiche, delle  societa'  e  delle  associazioni  anche  prive  di
personalita' giuridica, a  norma  dell'articolo  11  della  legge  29
settembre 2000, n. 300;
  Visto il regio decreto 16 marzo 1942, n. 262, recante  approvazione
del codice civile;
  Visto  il  regio  decreto  19  ottobre  1930,  n.  1398,  recante
approvazione del testo definitivo del codice penale;
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  ministri,
adottata nella riunione del 14 dicembre 2016;
  Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni  della  Camera  dei
deputati e del Senato della Repubblica;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 10 marzo 2017;
  Sulla proposta del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  e  del
Ministro della giustizia, di concerto con il  Ministro  degli  affari
esteri  e  della  cooperazione  internazionale  e  il  Ministro
dell'economia e delle finanze;

                              E m a n a
                  il seguente decreto legislativo:

                              Art. 1

                              Oggetto

  1.  Il  presente  decreto  attua  nell'ordinamento  interno  le
disposizioni della decisione quadro 2003/568/GAI del  Consiglio,  del
22 luglio 2003, relativa alla lotta contro la corruzione nel  settore
privato.
Capo II
Modifiche alla disciplina della corruzione tra privati
                              Art. 2

                Modifiche alla rubrica del titolo XI,
                  del libro V, del codice civile

  1. La rubrica del titolo XI, del libro V,  del  codice  civile,  e'
sostituita  dalla  seguente:  «Disposizioni  penali  in  materia  di
societa', di consorzi e di altri enti privati».
                              Art. 3

            Modifiche all'articolo 2635 del codice civile

  1. All'articolo 2635 del codice civile sono apportate  le  seguenti
modificazioni:
    a) il primo comma e' sostituito dal seguente: «Salvo che il fatto
costituisca  piu'  grave  reato,  gli  amministratori,  i  direttori
generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili
societari, i sindaci e i liquidatori, di societa' o enti privati che,
anche per interposta persona, sollecitano o ricevono, per se'  o  per
altri, denaro  o  altra  utilita'  non  dovuti,  o  ne  accettano  la
promessa, per compiere o per omettere un  atto  in  violazione  degli
obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedelta',  sono
puniti con la reclusione da uno a tre anni. Si applica la stessa pena
se il fatto  e'  commesso  da  chi  nell'ambito  organizzativo  della
societa' o dell'ente privato esercita funzioni direttive  diverse  da
quelle proprie dei soggetti di cui al precedente periodo.»;
    b) il terzo comma e' sostituito dal  seguente:  «Chi,  anche  per
interposta persona, offre, promette o da' denaro o altra utilita' non
dovuti alle persone indicate nel primo e nel secondo comma, e' punito
con le pene ivi previste.»;
    c) al sesto comma le parole:  «utilita'  date  o  promesse»  sono
sostituite dalle seguenti: «utilita' date, promesse o offerte».
                              Art. 4

                Articolo 2635-bis del codice civile

  1. Dopo l'articolo 2635 del codice civile e' inserito il seguente:
  «Art.  2635-bis  (Istigazione  alla  corruzione  tra  privati).  -
Chiunque offre o promette denaro o altra  utilita'  non  dovuti  agli
amministratori, ai direttori generali,  ai  dirigenti  preposti  alla
redazione  dei  documenti  contabili  societari,  ai  sindaci  e  ai
liquidatori, di societa' o enti privati, nonche' a chi svolge in essi
un'attivita'  lavorativa  con  l'esercizio  di  funzioni  direttive,
affinche' compia od ometta  un  atto  in  violazione  degli  obblighi
inerenti al proprio ufficio o degli obblighi di  fedelta',  soggiace,
qualora  l'offerta  o  la  promessa  non  sia  accettata,  alla  pena
stabilita nel primo comma dell'articolo 2635, ridotta di un terzo.
  La pena di cui al primo comma si applica  agli  amministratori,  ai
direttori  generali,  ai  dirigenti  preposti  alla  redazione  dei
documenti contabili  societari,  ai  sindaci  e  ai  liquidatori,  di
societa' o enti privati, nonche'  a  chi  svolge  in  essi  attivita'
lavorativa con l'esercizio di funzioni direttive, che sollecitano per
se' o per altri, anche per interposta persona, una promessa o dazione
di denaro o di altra utilita', per compiere o per omettere un atto in
violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o  degli  obblighi
di fedelta', qualora la sollecitazione non sia accettata.
  Si procede a querela della persona offesa.».
                              Art. 5

                Articolo 2635-ter del codice civile

  1. Dopo l'articolo 2635-bis e' inserito il seguente:
  «Art. 2635-ter (Pene accessorie). - La condanna per il reato di cui
all'articolo 2635, primo comma, importa in ogni  caso  l'interdizione
temporanea dagli uffici direttivi delle persone  giuridiche  e  delle
imprese di cui all'articolo 32-bis del codice penale nei confronti di
chi sia gia' stato condannato per il medesimo reato o per  quello  di
cui all'articolo 2635-bis, secondo comma.».
                              Art. 6

      Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231

  1. All'articolo 25-ter, comma 1, del decreto legislativo  8  giugno
2001, n. 231, la lettera s-bis) e' sostituita dalla seguente: «s-bis)
per il delitto di corruzione tra privati, nei casi previsti dal terzo
comma dell'articolo 2635 del codice civile, la sanzione pecuniaria da
quattrocento a seicento quote e, nei casi di istigazione  di  cui  al
primo comma dell'articolo 2635-bis del  codice  civile,  la  sanzione
pecuniaria da duecento a quattrocento quote. Si applicano altresi' le
sanzioni interdittive previste dall'articolo 9, comma 2.».
Capo III
Disposizioni finali
                              Art. 7

                      Disposizioni finanziarie

  1. Dall'attuazione delle disposizioni di cui  al  presente  decreto
non devono derivare nuovi o maggiori oneri  a  carico  della  finanza
pubblica.
  2.  Le  amministrazioni  interessate  provvedono  agli  adempimenti
previsti dal presente decreto con le  risorse  umane,  finanziarie  e
strumentali disponibili a legislazione vigente.
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
    Dato a Roma, addi' 15 marzo 2017

                            MATTARELLA

                                  Gentiloni Silveri,  Presidente  del
                                  Consiglio dei ministri

                                  Orlando, Ministro della giustizia

                                  Alfano,  Ministro  degli  affari
                                  esteri  e    della    cooperazione
                                  internazionale

                                  Padoan,  Ministro  dell'economia  e
                                  delle finanze
Visto, il Guardasigilli: Orlando

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