A seguito di scia di subentro in attività alberghiera, trasmessa anche ai vigili del fuoco, ho ricevuto da parte di questi ultimi
una nota con la quale comunicano che la struttura di cui trattasi avrebbe dovuto adempiere a delle prescrizioni impartite
in materia di sicurezza antincendio mai regolarizzate nel passato.
Comunicano, inoltre, che il titolare è tenuto a presentare Scia art.4 comma 6 DPR 151/2011.
Intendo fare questo: nel trasmettere la nota VV.FF. all'interessato gli chiedo di adempiere a quanto prescritto e di presentare
la Scia art.4 comma 6 DPR 151/2011 assegnando un termine massimo.
Quale sarebbe un termine congruo, considerata anche la complessità degli adempimenti richiesti?
A parere mio non c'è margine per un termine. Se l'albergo ha subito delle modifiche (evinco dal riferimento all'art. 4, comma 6) che presuppongono la presentazione di una nuova SCIA (evinco che siamo sotto i 50 posti letto) va da sé che finché non sarà presentata la SCIA l'attività non può, di fatto essere esercitata.
Da un punto di vista amministrativo l'albergo può anche essere a posto ma da quello della sicurezza è carente del titolo abilitativo. In questi casi il comune ordina di ridurre la capacità ricettiva fino a max 25 posti letto (uscendo dal campo applicativo del DPR 151/2011) e di rimanere con quella capienza fino alla presentazione della SCIA.
L'amministrazione comunale può rifarsi alle disposizioni TULPS, vedi art. 9 e 10 e poi 17-bis e seguenti e quindi agire impartendo delle prescrizioni e poi sanzionare di conseguenza fino alla revoca dell'autorizzazione (abilitazione)
E' un po' datata ma qguarda queta nota della regione FVG:
https://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/economia-imprese/commercio-terziario/allegati/ser1/Prevenzione_incendi.pdf
vedi anche qua si come l'abilitaizone amministrativa si legata (anche fuori dal TULPS) alle condizioni di sicurezza:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=20964.msg39588#msg39588