In ambito di commercio sulle aree pubbliche, (autorizzazione tip a per chiosco in area pubblica somministrazione alimenti e bevande) è possibile che il titolare, a seguito di atto notarile, affitti temporaneamente la propria azienda o un ramo di essa ad un terzo per la gestione di quest'ultima?
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In ambito di commercio sulle aree pubbliche, (autorizzazione tip a per chiosco in area pubblica somministrazione alimenti e bevande) è possibile che il titolare, a seguito di atto notarile, affitti temporaneamente la propria azienda o un ramo di essa ad un terzo per la gestione di quest'ultima?
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Certo, il subingresso è consentito nel commercio su area pubblica anche se svolto su CHIOSCO e questo sia come cessione definitiva che come affitto.
UNICA ECCEZIONE nel caso in cui abbiate dato l'area con CONCESSIONE SPECIFICA che esclude la cessione a terzi .... qualche Comune in questi casi lo ha fatto!
nel caso l'attuale concessionario decidesse di affittare la propria azienda a un soggetto terzo, ritornandone in possesso prima del 31.12.2018, in tale situazione, ai fini del calcolo dell'anzianità del posteggio per il rinnovo della concessione, tecnicamente perderebbe tutta la sua anzianità cumulata sino ad oggi, visto che il calcolo prevede solo ultimo sub ingresso nella titolarità. Il commerciante in questione esercita da più di dieci anni e per motivi personali vorrebbe affittare la propria azienda ad un terzo fino all'espletamento dei bandi.
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nel caso l'attuale concessionario decidesse di affittare la propria azienda a un soggetto terzo, ritornandone in possesso prima del 31.12.2018, in tale situazione, ai fini del calcolo dell'anzianità del posteggio per il rinnovo della concessione, tecnicamente perderebbe tutta la sua anzianità cumulata sino ad oggi, visto che il calcolo prevede solo ultimo sub ingresso nella titolarità. Il commerciante in questione esercita da più di dieci anni e per motivi personali vorrebbe affittare la propria azienda ad un terzo fino all'espletamento dei bandi.
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Purtroppo questi sono i paradossi dell'attuale (ma non è detto che sia anche quella vigente nel 2018) normativa sul rilascio delle concessioni in essere.
Se il soggetto affitta e rientra in possesso cumula la propria anzianità con quella del dante causa ... ma in pratica conta solo la sua ... tuttavia con l'attuale normativa ha certezza del rilascio .... ma come detto non preoccupiamoci ora di criteri che potrebbero essere diversi dagli attuali (magari perchè interverrà l'UE, qualche giudice amministrativo o la Corte Costituzionale).
Quindi in tale ipotesi, il titolare che rientra in possesso della concessione si vedrebbe calcolata la breve anzianità del suo "dante causa", nella fattispecie un anno di affitto della sua stessa azienda, lasciando fuori dal calcolo cumulativo, i propri dieci anni di anzianità cancellati dal primo su ingresso di un'azienda terza? spero di essere stato chiaro nell'esporre il mio dubbio.
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Quindi in tale ipotesi, il titolare che rientra in possesso della concessione si vedrebbe calcolata la breve anzianità del suo "dante causa", nella fattispecie un anno di affitto della sua stessa azienda, lasciando fuori dal calcolo cumulativo, i propri dieci anni di anzianità cancellati dal primo su ingresso di un'azienda terza? spero di essere stato chiaro nell'esporre il mio dubbio.
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Facciamo questo esempio:
A è proprietario di azienda (dal 2010) comprata da B (che è iscritto al registro imprese dal 1970) e dà in affitto a C l'azienda nel 2016.
A rientra in possesso dell'azienda nel 2018 per partecipare al bando ... quindi la sua anzianità sarà data dai suoi 8 anni + i 2 anni del dante causa B. C non rileva
Poi dipende da come hai impostato i criteri di calcolo ma questo è il quadro.
Specifico che si si tratta di anzianità di iscrizione al registro imprese come impresa attiva (anche periodi spezzati che si sommano). Si somma l'anzianità dell'ultimo dante causa a qualunque titolo. L'anzianità di "posteggio" può dare il motivo per l'acquisizione del famoso bonus dei 40 punti (in genere in misura fissa). in questo caso i 40 punti li prende che è in possesso della concessione (chi esercita a qualòsiasi titolo: come proprietario o come affittuario) al momento della partecipazione al bando.
Direi che pare ragionevole sommare l'nzianità dell'ultimo dante causa fno la momento del subingresso senza che la stessa sia conteggiata anche nella parte posteriore a quel momento: tizio mi vende l'azienda al 31/12/2010, seoggi faccio la visura di Tizio scopro che è sempre un esercente attivo ma considero l'anzianità solo fino al 31/12/2010.