Data: 2017-02-14 09:49:03

Permessi legge 8 marzo 2000, n. 53

La Legge 8 marzo 2000, n. 53 prevede, all'articolo 4, la concessione di congedi per cause particolari che interessano la generalità dei lavoratori, non solo quindi quelli che assistono un familiare con handicap grave

http://www.handylex.org/schede/congravimotivi.shtml


Tra le infermità del parente entro il secondo grado, anche non convivente, rientra anche il ricovero per un'operazione in struttura ospedaliera?

riferimento id:38868

Data: 2017-02-17 16:20:47

Re:Permessi legge 8 marzo 2000, n. 53


Quindi, mancando una definizione di GRAVE INFERMITA', e considerato che i medici non certificavano lo sttus di garve infermità, il Ministero rimanda alle casisteche di GRAVI MOTIVI individuati per il congedo non retribuito:

http://www.uilbasilicata.it/Permessi_retribuiti_grave_infermita.pdf

[color=#008000]Questa volta il Ministero, riconducendo la grave infermità al genus dei gravi motivi di cui all’articolo 2, comma 1, lett. d) del Dm n. 278/2000, attraverso un ragionamento di tipo deduttivo, afferma che le stesse patologie elencate nel Dm (si veda tabella allegata) rappresentano «figure sintomatiche» del­la grave infermità.
Anche se il Dm n. 278/2000 disciplina all’artico­lo 2 il congedo per gravi motivi familiari di cui all’art. 4, comma 2, della legge n. 53/2000 ed elenca quali sono le tipologie di malattie in grado di comportare gravi situazioni di disagio familiare, a parere del Ministero, quel medesimo elenco può essere utilizzato anche per individuare le situazio­ni di grave infermità.
In parole più semplici, queste patologie fanno pre­sumere  la  sussistenza  del  requisito  della  grave infermità.[/color]

[i]Le patologie «sintomatiche» della grave infermità secondo il Ministero del lavoro
Articolo  2, comma 1, lett. d) Dm n. 278/2000
1) patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche;
[u]2) patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali;
3) patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario;[/u]
4) patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva aventi le caratteristiche di cui ai precedenti numeri 1, 2, e 3 o per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà.[/i]

Qualora il padre del dipendete debba subire un intervento chirurgico che prevede il ricovero di tre/ quattro giorni, possibile ritebnere che almento il giorno del ricovero e quello delle dimissioni rientrino nella casistica di cui al punto 1, verificandosi una temporanea perdita dell'autonomia personbale e necessitando di assistenza?

riferimento id:38868

Data: 2017-02-17 16:23:58

Re:Permessi legge 8 marzo 2000, n. 53

Grazie!

Quindi, mancando una definizione di GRAVE INFERMITA', e considerato che i medici non certificavano lo sttus di garve infermità,  il Ministero rimanda alle casisteche di GRAVI MOTIVI individuati per il congedo non retribuito:

http://www.uilbasilicata.it/Permessi_retribuiti_grave_infermita.pdf

[color=#008000]Questa volta il Ministero, riconducendo la grave infermità al genus dei gravi motivi di cui all’articolo 2, comma 1, lett. d) del Dm n. 278/2000, attraverso un ragionamento di tipo deduttivo, afferma che le stesse patologie elencate nel Dm (si veda tabella allegata) rappresentano «figure sintomatiche» del­la grave infermità.
Anche se il Dm n. 278/2000 disciplina all’artico­lo 2 il congedo per gravi motivi familiari di cui all’art. 4, comma 2, della legge n. 53/2000 ed elenca quali sono le tipologie di malattie in grado di comportare gravi situazioni di disagio familiare, a parere del Ministero, quel medesimo elenco può essere utilizzato anche per individuare le situazio­ni di grave infermità.
In parole più semplici, queste patologie fanno pre­sumere  la  sussistenza  del  requisito  della  grave infermità.[/color]

[i]Le patologie «sintomatiche» della grave infermità secondo il Ministero del lavoro
Articolo  2, comma 1, lett. d) Dm n. 278/2000
1) patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche;
[u]2) patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali;
3) patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario;[/u]
4) patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva aventi le caratteristiche di cui ai precedenti numeri 1, 2, e 3 o per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà.[/i]

Qualora il padre del dipendete debba subire un intervento chirurgico che prevede il ricovero di tre/ quattro giorni, possibile ritebnere che almento il giorno del ricovero e quello delle dimissioni rientrino nella casistica di cui al punto 1, verificandosi una temporanea perdita dell'autonomia personbale e necessitando di assistenza?

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