Pervengono da parte di studi legali richieste di accertamenti sul rispetto della L. 21/92 da parte degli NCC autorizzati da questo Ente, ed in particolare mancanza di sede/rimessa o mancato utilizzo della stessa e di ed in caso di riscontrata violazione di adozione dei provvedimenti del caso. Poiché ci sono molte sentenze che danno ragione ai noleggiatori (con notevoli spese per i Comuni) e non solo, anche il Decreto Milleproroghe ha prorogato la sospensione dell'efficacia attuativa del comma 1-quater, art. 29 DL 207/2008 conv. a L. 27 febbraio al 31 dicembre 2017 .
E' corretto rispondere che quanto richiesto non trova applicazione fintanto che permane la proroga della disciplina statale?
Grazie
Pervengono da parte di studi legali richieste di accertamenti sul rispetto della L. 21/92 da parte degli NCC autorizzati da questo Ente, ed in particolare mancanza di sede/rimessa o mancato utilizzo della stessa e di ed in caso di riscontrata violazione di adozione dei provvedimenti del caso. Poiché ci sono molte sentenze che danno ragione ai noleggiatori (con notevoli spese per i Comuni) e non solo, anche il Decreto Milleproroghe ha prorogato la sospensione dell'efficacia attuativa del comma 1-quater, art. 29 DL 207/2008 conv. a L. 27 febbraio al 31 dicembre 2017 .
E' corretto rispondere che quanto richiesto non trova applicazione fintanto che permane la proroga della disciplina statale?
Grazie
[/quote]
A mio avviso NON è corretto sostenere che il Comune non abbia possibilità di vigilanza e controllo in conseguenza del "Milleproroghe". Il Milleproroghe ha posticipato l'entrata in vigore di alcune disposizioni .... ma non tutte. L'obbligo di rimessa rimane ed anche la sua conformità ....
E' vero che il Comune può sempre vigilare, ma ammesso che venga accertato il poco utilizzo della rimessa (dichiarata e accertata all'atto di rilascio dell'autorizzazione), si può procedere ad una revoca sapendo che diversi TAR hanno dato ragione ai ricorsi degli operatori NCC.?
E' vero che il Comune può sempre vigilare, ma ammesso che venga accertato il poco utilizzo della rimessa (dichiarata e accertata all'atto di rilascio dell'autorizzazione), si può procedere ad una revoca sapendo che diversi TAR hanno dato ragione ai ricorsi degli operatori NCC.?
[/quote]
Ciò che va accertato non è lo scarso uso della rimessa ma l'attivazione del servizio DA FUORI LA RIMESSA .... questo, se reiterato e se previsto dal regolamento può portare alla revoca.
Se hai i riferimenti delle sentenze TAR inseriscili che le approfondiamo ... ma in generale NON sono precedenti di riferimento ... solo un costante orientamento del Consiglio di Stato può portare a modificare la propria prassi amministrativa.
La problematica diventa sempre più interessante, a parte le sentenze del TAR, pubblicate sul sito anitrav, relative al Comune di Amorosi, che certamente non dettano legge e creano ancor più confusione, perché poi bisogna entrare nel merito, mi chiedo a cosa si riferisce la notizia NCC : niente sede e rimessa nel Comune (parere del Consiglio di Stato)?
Ma non è neanche questo il problema. Come si fa a stabilire se l'attivazione del servizio avviene dentro o fuori la rimessa? Chi lo accerta?
Come si può procedere ad una eventuale revoca se non vengono trasmessi all'ufficio verbali di violazioni da parte degli Organi accertatori ( Vigili urbani, Polizia Stradale o altri)?
meglio se l'obbligo di rimessa nel comune è scritto nel regolamento comunale.
I VVUU hanno facoltùà per fare tutti gli accertamenti del caso.
L'amministrazione competente è l'amministraizone comunale fatte salve le sanzioni strettamente ai sensi del CdS (prefettura).
Vedi la sentenza del CdS che ti allego (rappresenta la giurisprudenza prevalente)