Buongiorno, domando se un verbale per accertata violazione ammnistrativa (L. 689/81) può essere nullo o annullabile per il seguenti vizio: nel riquadro relativo alla norma violata è stata correttamente indicata la norma violata e le somme minime e massime previste per la violazione e l'importo pari al doppio del minimo della sanzione specificato sia in numero che in lettere. Tuttavia nel riquadro relativo alle modalità di pagamento oltre alle informazioni sdel ccp e intestazione del conto, è stato riportato erroneamente un importo diverso ( minore rispetto anche al minimo stabilito dalla norma violata) rispetto a quanto indicato nel riquadro relativo alla somme da pagare e alla norma violata.
Furbescamente il trasgressore ha pagato l'importo minore e ribadisco diverso dai minimi e massimi stabiliti per la norma violata correttamente riportati. L'ufficio ha comunicato al trasgressore di provvedere ad effettuare l'integrazione del pagamento motivando che nel verbale erano chiaramenti e correttamente indicati la norma violata, il minimo e il massimo della sanzione stabiliti dalla legge e la somma pari al doppio del minimo indivacato sia in numero che in lettere e che mero errore materiale era stato riportato un importo non corretto tra l'altro indicato nelle modalità di pagamento. Tuttavia il trasgressore ha sostenuto che riteneva ingiusto pagare 2 volte per lo stesso verbale a causa di un errore dell'ufficio e sostenendo il favor rei della legge. Ha ragione l'ufficio oppure il trasgressore?
Grazie.
Buongiorno, domando se un verbale per accertata violazione ammnistrativa (L. 689/81) può essere nullo o annullabile per il seguenti vizio: nel riquadro relativo alla norma violata è stata correttamente indicata la norma violata e le somme minime e massime previste per la violazione e l'importo pari al doppio del minimo della sanzione specificato sia in numero che in lettere. Tuttavia nel riquadro relativo alle modalità di pagamento oltre alle informazioni sdel ccp e intestazione del conto, è stato riportato erroneamente un importo diverso ( minore rispetto anche al minimo stabilito dalla norma violata) rispetto a quanto indicato nel riquadro relativo alla somme da pagare e alla norma violata.
Furbescamente il trasgressore ha pagato l'importo minore e ribadisco diverso dai minimi e massimi stabiliti per la norma violata correttamente riportati. L'ufficio ha comunicato al trasgressore di provvedere ad effettuare l'integrazione del pagamento motivando che nel verbale erano chiaramenti e correttamente indicati la norma violata, il minimo e il massimo della sanzione stabiliti dalla legge e la somma pari al doppio del minimo indivacato sia in numero che in lettere e che mero errore materiale era stato riportato un importo non corretto tra l'altro indicato nelle modalità di pagamento. Tuttavia il trasgressore ha sostenuto che riteneva ingiusto pagare 2 volte per lo stesso verbale a causa di un errore dell'ufficio e sostenendo il favor rei della legge. Ha ragione l'ufficio oppure il trasgressore?
Grazie.
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Consigliamo di accettare il minor pagamento ed archiviare.
Se sono decorsi i termini per il pagamento in misura ridotta la questione si complica ed effettivamente ci sono appigli (FORMALI ... ma spesso in giudizio decisivi) per un ricorso ...