Salve, si è verificato un caso piuttosto anomalo; nell'ottobre 2015 una persona ha chiesto al suap la deroga sulle normativa delle piscine qualificandosi come titolare di una cav.
La Asl ha emesso le deroghe solo a ottobre 2016; il suap nell'emissione dell'atto finale di deroga si è accorta che tale cav non esiste e abbiamo verificato che non ha mai ha presentato scia di avvio attività di nessuna attività ricettiva; indagando su internet, però la stessa cav ha un sito, e a quanto pare ha recensioni anche su trip advisor e pare che lavori anche con queste agenzie che procurano turisti. Adesso che si fa?
La deroga secondo me non deve essere concessa, perchè non è una struttura ricettiva, e dobbiamo comunque denunciarli per esercizio di attività abusiva.
Che ne pensate?
Saluti
Olimpia
Secondo me occorre tenere distinte le due cose e il procedimento “piscina” non è legalmente collegato alla validità del titolo abilitativo ricettivo.
Lo so che la cosa è un po’ assurda ma anche dal punto di vista sanzionatorio sono due procedure distinte.
Io rilascerei la deroga indicando che ai fini dell’avvio effettivo dell’attività aperta al pubblico sono fatte salve eventuali altre procedure abilitative previste dalla legge.
Magari in sede di controdeduzioni viene fuori che la struttura è una sorta di affitto della struttura nel suo complesso senza servizi e il soggetto ha voluto comunque rispettare la LR 8/2006.