Bungiorno, ho un quesito da porvi:
due coniugi sono proprietari al 50% di un immobile costituito da un piano terra, un primo piano ed un secondo piano. Il secondo piano viene utilizzato come abitazione principale degli stessi. Il piano terra ed il primo piano sono stati concessi in comodato gratuito alle due figlie che vi risiedono abitualmente da anni con le rispettive famiglie. Il comodato è stato regolarizzato con contratto registrato. In questo caso è possibile applicare la riduzione IMU e TASI ai due immobili concessi in comodato?
Grazie
Dalla ricostruzione sembra che in realtà il soggetto sia proprietario di tre unità immobiliari, ossia i tre appartamenti.
La norma istitutiva della riduzione (art. 1 comma 10 legge di bilancio 2016) prevede però "[i]per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato; [b][u]il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; ai fini dell'applicazione delle disposizioni della presente lettera, il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione di cui all'articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23[/u][/b][/i]".
Il limite della norma sono quindi due immobili (uno adibito a abitazione principale e uno concesso in comodato): se gli immobili di proprietà sono tre, come nel caso di specie, si decade dal beneficio.