Buongiorno,
un calzificio con meno di 3 addetti vorrebbe comunicare un inizio attività.
Secondo me rientrerebbe nei casi di esenzione dalla Scia previsti per le attività che, oltre a non essere industrie insalubri previste dal Decreto Ministero della Sanità 5 settembre 1994:
-non producano, con impianti o macchine, emissioni in atmosfera ai sensi del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
-non abbiano scarichi idrici di tipo produttivo;
-non producano rifiuti speciali pericolosi;
-non abbiano un significativo impatto rumoroso con l’ambiente (tranne forse un compressore).
Nel caso non sia necessaria la Scia, è corretta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui il calzificio stesso dichiara di non avere adempimenti amministrativi da assolvere presso il SUAP/Comune per i motivi di cui sopra?
Ringrazio anticipatamente
PREMESSA: LE IMPRESE ANCHE SOPRA I 3 ADDETTI NON SONO SOGGETTE A SCIA ... SEMMAI SONO SOGGETTE A COMUNICAZIONE AI SENSI DEL DLGS 81/2008 ART. 67 SE DEL SETTORE INDUSTRIALE/ARTIGIANALE (SONO DUE COSE DISTINTE)
Ciò detto, quando un soggetto non ricade in nessun obbligo amministrativo NON è che deve autocertificare di non ricadervi. Nel tuo esempio è cose se i dovessi andare ad autocertificare al Comune che non intendo aprire un negozio .... se non sono soggetto ad obblighi non possiamo prevedere un OBBLIGO di autocertificazione di non obblighi (quella autocertificazione che citavi).
QUINDI:
1) o il soggetto è tenuto ad un qualche adempimento e lo presenta
2) o si iscrive direttamente in cciaa e via
Ciò detto:
a) l'interessato può liberamente e spontaneamente presentare una comunicazione al Comune quale quella indicata
b) a volte questa prassi diviene "obbligata" perchè la CCIAA altrimenti "fa storie" non vede alcuna scia allegata alla richiesta di iscrizione. L'obbligo quindi non c'è ma deriva da un errore .... ma a volte la prassi dimostra che si fa prima ad accettare l'errore che a combattere contro i mulini a vento.