Buongiorno, a seguito presentazione in data 10/11/2016 di una SCIA per la nuova apertura di un pubblico esercizio di ristorante, lo scrivente ufficio commercio effettua presso l'ufficio tecnico le verifiche di rito dirette ad accertare la conformità dell'esercizio ai criteri di cui agli artt. da 7 a 10 della normativa regionale D.G.R. 85-13268/2010 (verifica fabbisogno parcheggi, destinazione d'uso, agibilità, barriere architettoniche, impianti d'esercizio, ecc.).
In maniera del tutto casuale ho recentemente "scoperto", in base ad una planimetria trasmessami "incidentalmente" via mail dall'ufficio tecnico, che la superficie di somministrazione dichiarata nella SCIA commerciale è divergente da quella risultante nella planimetria allegata alla pratica edilizia. Nel primo caso infatti trattasi di mq. 79,60, nel secondo caso la superficie dichiarata è di mq. 97,40, cosa che farebbe scattare l'obbligo di redigere una relazione asseverata di impatto sulla viabilità, prevista dalla normativa per gli esercizi con superficie di somm.ne superiore a 80 mq.
In relazione a quanto esposto ed essendo trascorsi i 60 giorni per la verifica di tutti i requisiti i requisiti ed i presupposti per lo svolgimento dell'attività, chiedo se sia possibile archiviare la pratica senza ulteriori provvedimenti, o se la divergenza nei dati dichiarati e l'assenza della verifica di impatto sulla viabilità siano comunque un elemento da sanare. Grazie.
Buongiorno, a seguito presentazione in data 10/11/2016 di una SCIA per la nuova apertura di un pubblico esercizio di ristorante, lo scrivente ufficio commercio effettua presso l'ufficio tecnico le verifiche di rito dirette ad accertare la conformità dell'esercizio ai criteri di cui agli artt. da 7 a 10 della normativa regionale D.G.R. 85-13268/2010 (verifica fabbisogno parcheggi, destinazione d'uso, agibilità, barriere architettoniche, impianti d'esercizio, ecc.).
In maniera del tutto casuale ho recentemente "scoperto", in base ad una planimetria trasmessami "incidentalmente" via mail dall'ufficio tecnico, che la superficie di somministrazione dichiarata nella SCIA commerciale è divergente da quella risultante nella planimetria allegata alla pratica edilizia. Nel primo caso infatti trattasi di mq. 79,60, nel secondo caso la superficie dichiarata è di mq. 97,40, cosa che farebbe scattare l'obbligo di redigere una relazione asseverata di impatto sulla viabilità, prevista dalla normativa per gli esercizi con superficie di somm.ne superiore a 80 mq.
In relazione a quanto esposto ed essendo trascorsi i 60 giorni per la verifica di tutti i requisiti i requisiti ed i presupposti per lo svolgimento dell'attività, chiedo se sia possibile archiviare la pratica senza ulteriori provvedimenti, o se la divergenza nei dati dichiarati e l'assenza della verifica di impatto sulla viabilità siano comunque un elemento da sanare. Grazie.
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L'indicazione della superficie di somministrazione nella pratica edilizia NON HA RILIEVO. L'interessato potrebbe aver organizzato in maniera diversa l'esercizio in modo tale da ridurre la superficie in questione sotto gli 80 mq.
TUTTAVIA il sospetto è lecito in quanto si è scesi proprio pochi centimetri sotto la soglia degli 80 metri.
Ciò detto:
1) è sempre possibile intervenire in vigilanza anche decorsi i 60 giorni in quanto tu NON DEVI contestare eventuali false dichiarazioni o l'illegittimità della scia, semmai l'ampliamento di superficie senza comunicazione
2) per farlo occorre però una verifica ulteriore della POLIZIA LOCALE che deve andare a verificare effettiva superficie utilizzata
3) inoltre ti consiglio di richiedere anche all'ufficio tecnico una verifica UFFICIALE.
Scrivi quindi a Polizia e Ufficio tecnico evidenziando l'incongruenza e chiedendo chiarimenti ... al momento non scrivere all'interessato