Gentil.mo Dott. Chiarelli,
la presente per formularLe una richiesta di parere in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in forma itinerante (autorizzazione di tipo b).
Negli ultimi tempi, nel comune dove presto servizio (un piccolo comune della Basilicata), la presenza dei commercianti muniti di autorizzazione di tipo b) sta decisamente aumentando facendo aumentare, di conseguenza, le criticità in materia di circolazione stradale soprattutto se consideriamo il fatto che il nostro territorio offre soltanto alcuni spazi sufficientemente adeguati in grado di garantire la loro sosta momentanea.
A questi motivi poi spesso si aggiunge il comportamento scorretto di alcuni di questi commercianti che nello specifico, con modalità sistematica, sostano con i propri veicoli per un lungo periodo della giornata e sulla medesima area pubblica del territorio comunale violando, pertanto, il limite di un'ora previsto dal vigente regolamento comunale.
Poiché sto predisponendo un nuovo regolamento comunale sul commercio, prima della sua ultimazione, volevo inserire all’interno di esso alcune prescrizioni e/o restrizioni specifiche per far sì di ridurre al minimo quelle che sono le precitate criticità, tenendo ben presente quelle che sono le numerose norme di semplificazione e liberalizzazione di recente emanazione, nonché le varie risoluzioni ministeriali e le non meno importanti Sentenze della Corte Costituzionale che rendono illegittime le leggi regionali e i regolamenti comunali che limitano di fatto la semplificazione e la liberalizzazione, tant'è vero che oggi stabilire orari di permanenza o stazionamenti successivi a distanze prestabilite non risulta essere più in linea con i principi appena richiamati, dovendo i commercianti itineranti stazionare sulle aree pubbliche limitatamente per il tempo strettamente necessario a soddisfare le richieste da parte dell'utenza.
In conclusione, considerate le varie problematiche appena enunciate e la complessità della materia, Le chiedo cortesemente di fornirmi alcune direttive e consigli utili al fine di poter innanzitutto redigere un buon regolamento rispettoso di quelle che sono le norme vigenti in materia, ma cosa ancor più importante di eliminare quelle che sono le problematiche illustrate.
Sicuro di un Suo puntuale ed esauriente riscontro della presente, l’occasione è gradita per porgerLe cordiali saluti.
Mar. Ord. Michele PIANTA
Gentil.mo Dott. Chiarelli,
la presente per formularLe una richiesta di parere in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in forma itinerante (autorizzazione di tipo b).
Negli ultimi tempi, nel comune dove presto servizio (un piccolo comune della Basilicata), la presenza dei commercianti muniti di autorizzazione di tipo b) sta decisamente aumentando facendo aumentare, di conseguenza, le criticità in materia di circolazione stradale soprattutto se consideriamo il fatto che il nostro territorio offre soltanto alcuni spazi sufficientemente adeguati in grado di garantire la loro sosta momentanea.
A questi motivi poi spesso si aggiunge il comportamento scorretto di alcuni di questi commercianti che nello specifico, con modalità sistematica, sostano con i propri veicoli per un lungo periodo della giornata e sulla medesima area pubblica del territorio comunale violando, pertanto, il limite di un'ora previsto dal vigente regolamento comunale.
Poiché sto predisponendo un nuovo regolamento comunale sul commercio, prima della sua ultimazione, volevo inserire all’interno di esso alcune prescrizioni e/o restrizioni specifiche per far sì di ridurre al minimo quelle che sono le precitate criticità, tenendo ben presente quelle che sono le numerose norme di semplificazione e liberalizzazione di recente emanazione, nonché le varie risoluzioni ministeriali e le non meno importanti Sentenze della Corte Costituzionale che rendono illegittime le leggi regionali e i regolamenti comunali che limitano di fatto la semplificazione e la liberalizzazione, tant'è vero che oggi stabilire orari di permanenza o stazionamenti successivi a distanze prestabilite non risulta essere più in linea con i principi appena richiamati, dovendo i commercianti itineranti stazionare sulle aree pubbliche limitatamente per il tempo strettamente necessario a soddisfare le richieste da parte dell'utenza.
In conclusione, considerate le varie problematiche appena enunciate e la complessità della materia, Le chiedo cortesemente di fornirmi alcune direttive e consigli utili al fine di poter innanzitutto redigere un buon regolamento rispettoso di quelle che sono le norme vigenti in materia, ma cosa ancor più importante di eliminare quelle che sono le problematiche illustrate.
Sicuro di un Suo puntuale ed esauriente riscontro della presente, l’occasione è gradita per porgerLe cordiali saluti.
Mar. Ord. Michele PIANTA
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Ciao Michele,
nel tuo caso è INDISPENSABILE regolamentare questa materia e ti suggerisco di prevedere nel regolamento questa disciplina (ovviamente riadattata in base alle esigenze locali:
[b][color=red]L’attività in forma esclusivamente itinerante deve svolgersi nelle aree non vietate, così come eventualmente indicate nel Piano, e in modo tale da differenziarsi da quella esercitata su posteggio in quanto non soggetta al pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. A tal fine:
a) le soste per l’esercizio dell’attività da parte dell’operatore itinerante, incluso l’imprenditore agricolo abilitato ai sensi del d.lgs. n. 228/2001 e l’eventuale operatore a predominanza artigianale, devono essere connesse con il tempo necessario per le operazioni di vendita e la fermata non può comunque superare le 2 ore;
b) terminate le vendita o comunque allo scadere del tempo di sosta, l’operatore è obbligato a spostarsi per una distanza pari ad almeno 500 metri dal punto di sosta. È fatto altresì divieto di tornare sul medesimo punto nell'arco della stessa giornata. La distanza è calcolata seguendo il percorso pedonale più breve ai sensi del Codice della Strada;
c) l’esercizio dell’attività svolta in difformità ai criteri di cui alle lettere precedenti sarà considerata attività su posteggio svolta in assenza di concessione e sanzionata di conseguenza.
d) al fine di non dare vita a forme mercatali improprie e non controllabili da un punto di vista della sicurezza, ancorché formate da operatori itineranti in regime di rotazione di esercizio, è fatto divieto per un operatore di sostare a meno di 250 metri da un altro operatore già in esercizio.
5. In relazione alle esigenze di viabilità, mobilità e traffico in occasione e durante lo svolgimento di un mercato o di una fiera il commercio su aree pubbliche in forma itinerante è interdetto nelle aree circostanti entro un raggio di 500 metri, salve eventuali prescrizioni ulteriori da adottarsi con specifico provvedimento.
6. Il titolare dell'autorizzazione per l’uso di posteggi in concessione non può utilizzarla per l’esercizio dell’attività in forma itinerante nel giorno e nelle ore in cui è concessionario di posteggio.
[/color][/b]
Oltre a ciò:
1) [b]DOVRAI [/b]prevedere le aree del territorio comunale INTERDETTE al commercio itinerante (indicate per via o su planimetria)
2) [b]POTRAI [/b]prevedere questa disciplina (nel tuo caso sembra appropriata):
In quelle aree "critiche" perchè appetibili anche se non pericolose per la sosta prevedi dell AREE DI SOSTA RISERVATE AGLI ITINERANTI dove, in deroga ai limiti di cui sopra, l'itinerante può sostare previo pagamento di un ticket (es. 509 euro a forfait) per max 5/6 ore senza graduatoria, priorità ma semplicemente richiedendo il ticket alla polizia locale o online secondo il principio chi primo arriva .....
In questo modo garantisci un'area definita, hai una entrata ed eviti o riduci il proliferare di soggetti ... in quanto hai più possibilità di intervenire poi con il pugno di ferro.
Ciao
Grazie infinite per la celere ed esauriente risposta.
Buona domenica.
Mar. Ord. Michele PIANTA