una società ha presentato nel 2010 DIa per l'esercizio di attività di case e appartamenti per vacanze annuale , dichiarando la gestione di 10 appartamenti.
considerato che da verifiche d'ufficio si è appurato che lacuni appartamenti sono occupati dalle medesime persone ininterrottamente da circa 2 anni (il figlio è iscritto e frequenta una scuola del comune) i richiede consigli sui possibili interventi in considerazione del fatto che non esistono agli atti denunce ex "legge moro" ne schedine alberghiere.
Ringrazio per l'aiuto
umberto
Se risulta accertato che le locazioni di alcuni appartamenti non hanno scopi turistici le violazioni della legge regionale n. 16/2004 (strutture ricettive) riguardano l’obbligo di presentare:
- una comunicazione per ogni variazione dell’attività al comune di competenza (a cui si è presenta DIA di inizio attività),
- comunicazioni all’autorità di Pubblica sicurezza
- comunicazione alla Provincia di movimenti dei clienti.
Occorre poi inquadrare la vera natura della locazione. Trattandosi di uso di civile abitazione la norma di riferimento è la legge nazionale. 431/1998, di riforma della disciplina delle locazioni di immobili ad uso abitativo che prevede diverse tipologie di contratto. In questo caso sembra trattarsi anche di omessa registrazione e forse di occultamento di canone ma queste violazione dovranno essere accertate dagli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate.
Gli enti coinvolti in questo procedimento sono davvero tanti.