Data: 2016-11-10 15:13:24

mercato produttori agricoli - D.M. 20/11/2007

Nel nostro Comune è presente un mercato di produttori agricoli (DM 20/11/2007), attivato in via sperimentale senza l’adozione di un disciplinare o regolamento. E’ gestito dall’unica associazione di categoria che all’epoca aveva fatto espressa domanda la cui concessione scade a breve. Ora vorremo istituire formalmente il mercato e vi chiedo:
1. E’ necessario fare un bando pubblico per l’individuazione del soggetto gestore o possiamo prorogarlo all’associazione di categoria che attualmente lo gestisce?;
2. Il soggetto gestore dovrà essere obbligatoriamente un’associazione di categoria (tipo coldiretti) o potrebbe essere una società che organizza eventi con fine di lucro? E’ possibile disciplinare tale aspetto nel regolamento?

Grazie

riferimento id:37122

Data: 2016-11-10 19:39:37

Re:mercato produttori agricoli - D.M. 20/11/2007


Il DM del 20/11/2007 rappresenta delle linee guida (la potestà normativa spetterebbe alle regioni e lascia molta libertà ai comuni nel prevedere la regolamentazione di questi mercati.

Diciamo che per i farmer market non soggiacciono alle regole Bolkestein, ciò è stato confermato, implicitamente, dalla recente legge 154/2016:
[i]Art. 22[/i]
[i]Disposizioni per lo sviluppo  dei  prodotti  provenienti  da  filiera  corta, dell'agricoltura biologica  o  comunque  a  ridotto  impatto ambientale[/i]

[i]  1. In conformità alle disposizioni in materia di mercati  agricoli di vendita diretta, di cui al decreto del  Ministro  delle  politiche
agricole alimentari e forestali 20 novembre  2007,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29  dicembre  2007,  i  comuni  possono
definire  modalità  idonee  di  presenza  e  di  valorizzazione  dei prodotti agricoli e alimentari  a  chilometro  zero,  provenienti  da
filiera  corta,  e  dei  prodotti  agricoli  e  alimentari  derivanti dall'agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale  e
di qualità.[/i]

Detto questo, i comuni hanno molta libertà nell’autorizzare (forse oggi,  visto l’attuale art. 4 del d.lgs. 228/01, resta l’autorizzazione solo su suolo pubblico) e istituire tali marcati previa sottoscrizione reciproca (comune + soggetto collettivo) di un atto di autoregolamentazione cioè il disciplinare.

Rammenta che l’imparzialità è un dovere costituzionale, se prevedi l’uso del suolo pubblico puoi declinare tale principio come reputi opportuno e ragionevole.

Guarda questo interessante approfondimento:
http://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/5%252F2%252F1%252FD.d60b492ca2f1ae7a146d/P/BLOB%3AID%3D874/E/pdf.

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