Il comune ha affidato in maniera diretta la riscossione dell'imu ad un concessionario perchè non raggiungeva la soglia di 40.000 euro cumulando i vari aggi. Ora vorrebbe recupero il credito procedendo all'espropriazione immobile su un immobile capiente di una società in liquidazione. I dubbi però sono tanti. E’ possibile affidare ad uno studio legale la procedura espropriativa o è prerogativa esclusiva di Equitalia SpA e/o concessionari iscritti all’albo? Il legale dovrebbe seguire le procedure di espropriazione immobiliare oppure le disposizioni di cui al DPR 602/73? Tutti gli oneri derivanti dalla procedura espropriativa possono essere imputati alla società, compreso il costo del legale o solo i costi vivi della procedura?
Il comune ha affidato in maniera diretta la riscossione dell'imu ad un concessionario perchè non raggiungeva la soglia di 40.000 euro cumulando i vari aggi. Ora vorrebbe recupero il credito procedendo all'espropriazione immobile su un immobile capiente di una società in liquidazione. I dubbi però sono tanti. E’ possibile affidare ad uno studio legale la procedura espropriativa o è prerogativa esclusiva di Equitalia SpA e/o concessionari iscritti all’albo? Il legale dovrebbe seguire le procedure di espropriazione immobiliare oppure le disposizioni di cui al DPR 602/73? Tutti gli oneri derivanti dalla procedura espropriativa possono essere imputati alla società, compreso il costo del legale o solo i costi vivi della procedura?
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Consigliamo vivamente di farsi supportare da un legale (interno o sterno). Le variabili sono tante, troppe per essere affrontate qui!
Concordo sull'opportunità di farsi assistere da un legale; in via generale, senza sapere quali sono state le modalità dell'affidamento alla società di concessione, si deve osservare che di solito nel momento in cui il credito viene inviato per la riscossione alla società incaricata, la stessa remunera le proprie attività (creazione della cartella, notifiche, avvio delle azioni esecutive) con un aggio, ossia una percentuale calcolata su quanto dovuto dal debitore. A una prima analisi appare quindi quantomeno insolita la proposta di poter procedere alle azioni esecutive in proprio dopo aver già affidato il credito per la riscossione ad un altro soggetto.
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