Data: 2016-10-14 15:37:56

Microimprese alimentari domestiche

Buongiorno, ho avuto alcune richieste per attivare le imprese in oggetto. Cercando in rete ho trovato un associazione che sponsorizza tali aperture in tutta Italia e ne ha già alcune attive in Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino. I riferimenti normativi sono quelli del Reg. CE 852/04 nel all. 2 cap. III, che esplicitamente consentono la preparazione in locali uitlizzati principalmente per abitazione privata, e delle linee guida emanate dalla Regione Piemonte su richiesta di detta associazione. Sono stata a chiedere un parere alla Asl locale e mi hanno detto che è cosa impossibile, che non danno pareri e che comunque fintanto che la Regione non si esprimerà con un atto normativo per loro risulta impossibile in quanto non possono accedere ai locali di un abitazione privata e questo non consente loro di vigilare l'applicazione del regolamento ( ???). Poi mi hanno detto di fare comunque la Scia...  :o
Come è possibile un'applicazione così ineguale di un regolamento?? Secondo voi ci sono riferimenti per cui un regolamento ha bisogno di linee guida interpretative? Come posso fare un quesito alla Regione e sperare di avere risposta?
Ritengo che sia una violazione del libero mercato non permettere forme di impresa che sono consentite in altre regioni, come appellarsi a questo? Mi sembra una situazione paradossale come già successo per il regolamento delle discipline estetiche...

riferimento id:36586

Data: 2016-10-14 21:23:07

Re:Microimprese alimentari domestiche


Buongiorno, ho avuto alcune richieste per attivare le imprese in oggetto. Cercando in rete ho trovato un associazione che sponsorizza tali aperture in tutta Italia e ne ha già alcune attive in Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino. I riferimenti normativi sono quelli del Reg. CE 852/04 nel all. 2 cap. III, che esplicitamente consentono la preparazione in locali uitlizzati principalmente per abitazione privata, e delle linee guida emanate dalla Regione Piemonte su richiesta di detta associazione. Sono stata a chiedere un parere alla Asl locale e mi hanno detto che è cosa impossibile, che non danno pareri e che comunque fintanto che la Regione non si esprimerà con un atto normativo per loro risulta impossibile in quanto non possono accedere ai locali di un abitazione privata e questo non consente loro di vigilare l'applicazione del regolamento ( ???). Poi mi hanno detto di fare comunque la Scia...  :o
Come è possibile un'applicazione così ineguale di un regolamento?? Secondo voi ci sono riferimenti per cui un regolamento ha bisogno di linee guida interpretative? Come posso fare un quesito alla Regione e sperare di avere risposta?
Ritengo che sia una violazione del libero mercato non permettere forme di impresa che sono consentite in altre regioni, come appellarsi a questo? Mi sembra una situazione paradossale come già successo per il regolamento delle discipline estetiche...
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PARTIAMO DALLE CERTEZZE: l'obiezione per cui l'AWSL non può accedere ad una proprietà privata è NON FONDATA in quanto esistono attività che chiaramente possono svolgersi (o devono svolgersi) in civili abitazioni e comunque presentano la notifica (B&B, affittacamere ecc....).
Il problema è che le norme del regolamento CE 852 nascono per le imprese e sono poi state estese, ALMENO IN ITALIA, anche ad attività non imprenditoriali quale quelle svolte da associazioni.
In questi casi esiste una AMPIA ZONA GRIGIA (cioè zona intermedia fra cosa sicuramente è fuori dall'852 come il farsi da mangiare a casa propria e cosa è sicuramente 852 come la festa de l'Unità con 10.000 visitatori).
Nel mezzo c'è un ampio settore.

Ciò detto SUGGERIREI di presentare la notifica .... mentre non chiederei un parere alla Regione perchè sarebbe NON VINCOLANTE (anche se favorevole) e, probabilmente, sarebbe negativo o fortemente dubitativo (esperienza insegna).

Approfondimenti:
http://www.cucinanostra.eu/impresa-domestica/alimenti-fatti-in-casa.html

Sul tema vedi anche un disegno di legge:
http://documenti.camera.it/leg17/dossier/Pdf/AP0063.pdf

riferimento id:36586

Data: 2017-12-12 08:46:07

Re:Microimprese alimentari domestiche

buongiorno ho ricevuto una richiesta di informazioni similari ma per la toscana.
In particolare la signora vorrebbe sapere la disciplina per poter realizzare a casa dolci da vendere a terzi (non ha specificato se a privati o a esercizi commerciali).
Mi sono imbattuta anch'io nel sito "cucinanostra" ma vorrei capire in Toscana se tale attività è possibile e le eventuali indicazioni da poter dare al cittadino.
grazie mille

riferimento id:36586

Data: 2017-12-13 07:08:52

Re:Microimprese alimentari domestiche


buongiorno ho ricevuto una richiesta di informazioni similari ma per la toscana.
In particolare la signora vorrebbe sapere la disciplina per poter realizzare a casa dolci da vendere a terzi (non ha specificato se a privati o a esercizi commerciali).
Mi sono imbattuta anch'io nel sito "cucinanostra" ma vorrei capire in Toscana se tale attività è possibile e le eventuali indicazioni da poter dare al cittadino.
grazie mille
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CERTEZZE:
1) Tizio/a a casa propria cucina quel che vuole se l'attività rimane di natura PRIVATA (non professionale)
2) TIzio/a ciò che cucina lo può regalare o vendere a privati sempre se l'attività ha natura privata (es. per l'oratorio, per una festa, per una cena fra amici)
3) nell'ambito privato niente scia e niente notifica sanitaria

QUANDO SI SUPERA l'ambito privato e l'attività assume natura professionale (NON ESISTE UN CONFINE CERTO ma indizi di professionalità) allora cambia tutto:
1) vincoli edilizi (destinazione d'uso)
2) vincoli sanitari (haccp, notifica ecc...)
3) vincoli amministrativi (scia per commercio, requisiti ecc....)

Ciò detto c'è altro vincolo: la signora come PRIVATO non può vendere ad un esercizio commerciale (o meglio l'esercizio commerciale non può comprare dal privato) ... lo vietano le norme sanitarie.

QUINDI se la Signora vuol fare dolci e venderli nella cerchia di amici, parenti ecc... lo faccia pure senza alcun adempimento o vincolo particolare (magari metta dei biglietti "fatto in casa") .... oltre questa cerchia le sanzioni vanno a quattro zeri

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