Buongiorno,
nell'ambito della stesura dell'ormai famoso regolamento per fiere e sagre, leggendo anche le FAQ della Regione Lombardia riguardanti le caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere l'una o l'altra, chiedo il vostro parere su alcuni tipi di manifestazione che si svolgono nel nostro Comune (sono fiere? sono sagre? nessuna delle 2?):
- FESTE POLITICHE (di cui si è già parlato, ad esempio Festa dell'Unità), che secondo me vanno catalogate come Sagre, così come lo può essere una generica Festa della Birra;
- Somministrazione temporanea di alimenti e bevande effettuata da un artigiano (pizzeria da asporto) di fronte alla propria attività con regolare concessione suolo pubblico contestualmente ad un evento sportivo (con maxischermo) o musicale (karaoke/gruppo musicale); è importante per me sapere se rientri nella definizione di sagra perché in questo caso dovrei inviare la lettera di presentazione istanza per inserimento nel calendario regionale anche a tutti gli esercizi di somministrazione alimenti/bevande;
- MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO (fiera? o nessuna delle due?);
- GARA PODISTICA con somministrazione finale di panino e salamina (dovrebbe essere sagra);
- FESTA PATRONALE (che da anni qui viene definita SAGRA, penso che effettivamente lo sia ma non ne sono certo) della durata di 10 giorni circa, che prevede la presenza di itineranti con e senza somministrazione di alimenti e bevande, giostre, eventi musicali ecc; al momento, essendo catalogata come sagra, viene rilasciata una semplice concessione di suolo pubblico senza necessità di indire un bando.
- VENDITA DI TORTE di un'associazione genitori per raccolta fondi asilo (torte preparate dalle mamme dei bimbi)
Ringrazio anticipatamente
Il tema è complesso e non ancora chiarito...
Innanzitutto la norma.
L'art. 16 della l.r. 6/2010 definisce:
f) [u]fiera[/u]: la manifestazione caratterizzata dalla presenza, nei giorni stabiliti, sulle aree pubbliche o private delle quali il comune abbia la disponibilità sulla base di apposita convenzione o di altro atto idoneo, di operatori autorizzati a esercitare il commercio su aree pubbliche, in occasione di particolari ricorrenze, eventi o festività, indicata nel calendario regionale delle fiere e delle sagre di cui alla lettera h);
g) [u]sagra[/u]: ogni manifestazione temporanea comunque denominata, finalizzata alla promozione, alla socialità e all'aggregazione comunitaria in cui sia presente l'attività di somministrazione di alimenti e bevande in via temporanea, accessoria e non esclusiva, indicata nel calendario regionale delle fiere e delle sagre di cui alla lettera h);
La prima differenza sta nella somministrazione che è specifica della sagra.
[quote]- FESTE POLITICHE [/quote]: per ma se c'è somministrazione è sagra
[quote]MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO[/quote] svolto da operatori professionali: fiera se su aree pubbliche o private delle quali il comune abbia la disponibilità
[quote]GARA PODISTICA con somministrazione[/quote]: sagra, ma non soggetta a calendario se non prevedibile/programmabile.
[quote]FESTA PATRONALE[/quote]: sagra, presenza itineranti prevista nelle linee guida regionali, come pure possibilità per i negozi di usare le aree esterne
[quote]VENDITA DI TORTE di un'associazione genitori per raccolta fondi asilo (torte preparate dalle mamme dei bimbi)[/quote]: NON SI PUO' FARE per la normativa iginico-sanitaria e questione allergeni
Mi inserisco solo sul tema più importante, la TORTA DELLA MAMMA per esprimerti la mia posizione, diversa da quella di Alberto (ma io sono più goloso)
[color=red][b]VENDITA DI TORTE di un'associazione genitori per raccolta fondi asilo (torte preparate dalle mamme dei bimbi)
: NON SI PUO' FARE per la normativa iginico-sanitaria e questione allergeni[/b][/color]
[img width=300 height=225]http://blogdolci.com/wp-content/uploads/2013/05/foto1.jpg[/img]
A MIO AVVISO il privato, senza scopo di lucro, per di più se non in ambito associativo strutturato (cioè non sono associazione registrata) fa quel che vuole, torte, panini, bibite ecc... e lo dona/vende a chi vuole con ricavato da dare in beneficenza.
Non ci sono norme che tengano, neanche sanitarie.
Chi compra ACCETTA IL RISCHIO, sa che è fatto in casa ... così come io accetto il rischio quando vado a cena da amici che non sanno cucinare.
Anche io Simone sono GOLOSO ;)
Ma la posizione di ATS mi risulta essere in senso contrario.
Inoltre giusto oggi entra in vigore la Legge regionale 24 settembre 2015 - n. 24 - Disciplina delle cessioni a fini solidaristici da parte di enti non commerciali.
Le linee guida regionali (D.g.r. 18 aprile 2016 - n. X/5061) prevedono inoltre che le cessioni a fini solidaristici possono riguardare solo "[u]prodotti alimentari confezionati non deperibili che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione[/u]...".
Quindi c'è anche da verificare cosa ha previsto il comune nel piano... ammesso che l'abbia approvato...
Perché dici che la LR 24/2015 entra in vigore oggi? Che mi sono perso?
riferimento id:36577Pardon Mario... no la legge ma l'adozione del piano comunale.
Se non ho sbagliato a fare i conti.
****************
Legge Regionale 24 settembre 2015 , n. 24
Integrazioni alla legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere). Disciplina delle cessioni a fini solidaristici da parte di enti non commercial
(BURL n. 40, suppl. del 28 Settembre 2015 )
Art. 1
(Integrazioni alla l.r. 6/2010. Disciplina delle cessioni a fini solidaristici da parte di enti non commerciali)
1. Dopo l'articolo 29 della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere)(1), è inserita la seguente sezione:
'SEZIONE III BIS
Altre tipologie di attività
Art. 29 bis
(Disciplina delle cessioni a fini solidaristici)
1. La presente sezione disciplina le attività occasionali di cessione a fini solidaristici da parte di enti non commerciali di fiori, piante, frutti o altri generi, alimentari e non, effettuate sul suolo pubblico o suolo privato aperto al pubblico, aventi come scopo principale la beneficenza e il sostegno a iniziative caritatevoli, solidaristiche e di ricerca.
2. Le amministrazioni comunali, [b]entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge regionale [/b]recante (Integrazioni alla legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6 'Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere'. Disciplina delle cessioni a fini solidaristici da parte di enti non commerciali), [b]deliberano il 'Piano comunale delle cessioni a fini solidaristici'[/b] con cui vengono disciplinate, sul territorio di competenza, le attività di cui al comma 1. Il Piano comunale promuove la corretta coesistenza fra il commercio in sede fissa o itinerante e le attività di cui al comma 1 ed è predisposto in base alle indicazioni fornite dalle 'Linee guida regionali per la disciplina delle cessioni a fini solidaristici' di cui al comma 3.
Grazie per le risposte, al di là della golosità o meno che è soggettiva :D
Mancherebbe un punto sul quale avrei dubbi, che è:
- Somministrazione temporanea di alimenti e bevande effettuata da un artigiano (pizzeria da asporto) di fronte alla propria attività con regolare concessione suolo pubblico contestualmente ad un evento sportivo (con maxischermo) o musicale (karaoke/gruppo musicale); è importante per me sapere se rientri nella definizione di sagra perché in questo caso dovrei inviare la lettera di presentazione istanza per inserimento nel calendario regionale anche a tutti gli esercizi di somministrazione alimenti/bevande;
Inoltre, riguardo la gara podistica con somministrazione, qual'è il limite tra eventi soggetti a programmazione (quindi da inserire nel calendario) o meno? Non ho trovato riferimenti normativi in merito.
Grazie
Inoltre, riguardo la gara podistica con somministrazione, qual'è il limite tra eventi soggetti a programmazione (quindi da inserire nel calendario) o meno? Non ho trovato riferimenti normativi in merito.
Grazie
[/quote]
Noi per questi casi ("somministrazione di modica quantità, senza pagamento di corrispettivo, effettuata in qualità di ristoro a contorno di manifestazioni sportive, ricreative, culturali") abbiamo previsto l'espressa esenzione dall'applicazione del regolamento. Credo ci sia un limite a tutto, e considerare "Sagra" da calendarizzare il panino a fine partita, o a fine corsa, o a fine discesa in canoa sia eccessivo. Così come il vin brulè e la fettina di torta "regalato" a margine del "burièl" (la vecchia bruciata) del 6 gennaio.
Fermo restando che gli organizzatori avranno l'obbligo di Scia per la notifica sanitaria ad ATS.
Magari abbiamo sbagliato, ma ci è sembrata una questione di buon senso..
Inoltre, riguardo la gara podistica con somministrazione, qual'è il limite tra eventi soggetti a programmazione (quindi da inserire nel calendario) o meno? Non ho trovato riferimenti normativi in merito.
Grazie
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Noi per questi casi ("somministrazione di modica quantità, senza pagamento di corrispettivo, effettuata in qualità di ristoro a contorno di manifestazioni sportive, ricreative, culturali") abbiamo previsto l'espressa esenzione dall'applicazione del regolamento. Credo ci sia un limite a tutto, e considerare "Sagra" da calendarizzare il panino a fine partita, o a fine corsa, o a fine discesa in canoa sia eccessivo. Così come il vin brulè e la fettina di torta "regalato" a margine del "burièl" (la vecchia bruciata) del 6 gennaio.
Fermo restando che gli organizzatori avranno l'obbligo di Scia per la notifica sanitaria ad ATS.
Magari abbiamo sbagliato, ma ci è sembrata una questione di buon senso..
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Sono completamente d'accordo, anche se per esempio noi non richiediamo nemmeno la Scia per il vin brulè che viene somministrato la notte di Natale, e molti Comuni limitrofi mantengono la stessa linea.
Resta il fatto che il confine tra il "non prevedibile/programmabile" e il suo contrario è molto labile, quindi a mio avviso sono piuttosto soggettivi gli eventi soggetti a calendario o meno sotto questo punto di vista.