Un'impresa è autorizzata come lavanderia in un comune; ora vuole aprire in un altro comune un punto di ritiro e riconsegna capi. In questo locale non si effettuerà nessuna delle attività elencate dal comma 2 art. 1 lrt 56/2013, quindi l'attività è libera e l'impresa non deve presentare scia. Il problema si pone relativamente alla destinazione d'uso del locale; attualmente la destinazione è commerciale: può andare bene, visto che, di fatto, non verrà svolta nessuna attività di lavorazione vera e propria? Oppure occorre che la destinazione sia artigianale, considerato che si tratta, in qualche modo della "continuazione" di un'attività artigianale svolta altrove?
Grazie.
in assenza di specificazioni ricavabili dallo strumento urbanistico comunale puoi giudicare in via sostanziale e reputare il carico urbanistico legato all’attività di consegna ritiro/capi del tutto compatibile con la destinazione commerciale. In più puoi prendere spunto dal fatto che in quel luogo non viene svolta nessuna attività artigianale, è un po’ come la vendita diretta non esercitata nel luogo di produzione: diventa commercio.
La questione è comunque opinabile ma ciò che ho affermato mi pare ragionevole (fatta sempre salva la verifica della normativa urbanistica comunale)