La società Acqua Srl è titolare di autorizzazione per piscina privata aperta al pubblico.
La piscina, inserita all'interno di una struttura turistico ricettiva, durante la stagione turistica è utilizzata solo dai clienti di detta struttura.
Durante i mesi invernali (1/10-30/04), essendo la struttura a carattere stagionale, è aperta liberamente a tutti.
I corsi di nuoto e la gestione "spicciola" della piscina, durante il sopracitato periodo, sono però gestisti da una A.S.D.
Detta ASD è tenuta a presentare scia di subingresso oppure no?
Il subingresso come lo si intende da un punto di vista amministrativo avviene quando un proprietario (ho in possesso di altro diritto reale) cede ad altri l’azienda o il ramo d’azienda e lo fa con una scrittura privata autenticata o con un atto pubblico (le ipotesi più probabili sono un contratto di compravendita o di affitto).
A seguito della cessione avviene il subentro nei titoli abilitativi vantati dal cedente, fatto salvo il possesso dei requisiti necessari per l’esercizio dell’attività in questione.
Nel tuo caso il proprietario avrà sicuramente stipulato un contratto con la ASD al fine di determinare il possesso e l’uso della piscina da parte della stessa per un tempo determinato. La ASD può sicuramente svolgere attività commerciale per autofinanziamento e, in questo, essere considerata cessionaria d’azienda.
Se gli avventori pagano la controprestazione per l’uso della piscina all’ASD allora direi che il subingresso è d’obbligo, sarebbe una piscina aperta al pubblico gestita da un soggetto senza formale abilitazione. Rammenta la definizione di piscine private aperte al pubblico:
[i]piscine private ad uso collettivo: sono quelle inserite in strutture adibite, in via principale, ad altre attività ricettive come alberghi, campeggi, strutture agrituristiche e simili, nonché [b]quelle al servizio di collettività, palestre o simili, accessibili ai soli ospiti, clienti, soci[/b] della struttura stessa;[/i]