Ciao,
il proprietario di un ramo di azienda per il commercio su aree pubbliche ha concesso in affitto tale ramo. L'affitto aveva durata di un anno, con scadenza annuale a fine luglio, rinnovabile tacitamente salva la possibilità di disdetta da inviare un mese prima tramite raccomandata A/R. Il proprietario ha inviato disdetta alla residenza indicata sull'atto di affitto ma la raccomandata è tornata indietro per trasferimento dell'affittuario. Così ha inviato una nuova comunicazione ormai fuori termine (tale cioè da non rispettare il mese di preavviso) via PEC ma è tornata indietro pure quella. E' poi riuscito a risalire alla residenza giusta, a notificare correttamente ma ormai i termini erano scaduti.
Come è possibile tutelarsi in casi come questi? Cosa può convenir fare? Meglio pensare ad una scrittura consensuale tra le parti se pur non autenticata?
grazie
Ciao,
il proprietario di un ramo di azienda per il commercio su aree pubbliche ha concesso in affitto tale ramo. L'affitto aveva durata di un anno, con scadenza annuale a fine luglio, rinnovabile tacitamente salva la possibilità di disdetta da inviare un mese prima tramite raccomandata A/R. Il proprietario ha inviato disdetta alla residenza indicata sull'atto di affitto ma la raccomandata è tornata indietro per trasferimento dell'affittuario. Così ha inviato una nuova comunicazione ormai fuori termine (tale cioè da non rispettare il mese di preavviso) via PEC ma è tornata indietro pure quella. E' poi riuscito a risalire alla residenza giusta, a notificare correttamente ma ormai i termini erano scaduti.
Come è possibile tutelarsi in casi come questi? Cosa può convenir fare? Meglio pensare ad una scrittura consensuale tra le parti se pur non autenticata?
grazie
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Tutelarsi per chi? Le parti possono scegliere elettivamente una PEC (e così evitano i cambi di residenza), è possibile notificare alla SEDE LEGALE o notificare a mano .... usare una raccomandata nel 2016 a ridosso della scadenza è cosa che non suggerirei nemmeno al mio peggior nemico!
Il Comune è fuori da questa disputa, ma non del tutto, nel senso che per te continua l'attuale esercente e in caso di disaccordo il dante causa dovrà attivare il giudice per avere il rilascio dell'azienda.
SE VI E' CONSENSO FRA LE PARTI allora si scrivono una lettera di risoluzione anticipata (senza notaio) e A ritorna in possesso dell'azienda).
Se non vi è consenso .... allora potresti ritrovarteli entrambi a chiedere i 40 punti per la riassegnazione decennale .... E QUI SI APRONO SCENARI DIFFICILI!
Grazie Simone.
Il proprietario ci ha appena riferito che l'affittuario era moroso da tempo (circa sei mensilità). Nel contratto di affitto di azienda non c'è scritto nulla relativamente alla inadempienza per mancato pagamento dei canoni da parte dell'affittiario ma si può applicare la generale regola della risoluzione per inadempimento.
Pensi sia una strada idonea a tenere il proprietario dell'attività al riparo dallo scenario che hai correttamente definito?
Grazie
Grazie Simone.
Il proprietario ci ha appena riferito che l'affittuario era moroso da tempo (circa sei mensilità). Nel contratto di affitto di azienda non c'è scritto nulla relativamente alla inadempienza per mancato pagamento dei canoni da parte dell'affittiario ma si può applicare la generale regola della risoluzione per inadempimento.
Pensi sia una strada idonea a tenere il proprietario dell'attività al riparo dallo scenario che hai correttamente definito?
Grazie
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In ogni caso, anche se contesta la morosità, in caso di mancato spontaneo rilascio dell'azienda, dovrà adire il giudice in quanto dovrà essere valutata la "gravità" della morosità.
Secondo me si tutela meglio attendendo la prossima scadenza annuale ed avendo cura, ANCHE DA SUBITO, di inviare per bene la disdetta di locazione.