Premesso che: - nel territorio comunale è operativo un unico chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande (struttura interamente di proprietà del concessionario regolarmente assentita dal punto di vista urbanistico) costituito da una struttura chiusa per una superficie di circa 100 mq, la cui area è stata a suo tempo concessa per 10 anni; - la concessione, che non prevede tacito rinnovo, è stata prorogata periodicamente di anno in anno, in attesa di poter definire con una nuova programmazione e regolamentazione , la procedura per nuova assegnazione con bando pubblico; - con l'ultima proroga assentita, il Consiglio Comunale ha disposto altresì,di attivare la procedura per la programmazione e regolamentazione dell?utilizzo dell?area in questione, individuando alcuni elementi fondamentali che la suddetta regolamentazione dovrà contenere, e in particolare : - superficie massima concedibile 100 mq., - che dovranno essere definite le principali caratteristiche della struttura insediabile e delle relative pertinenze ed il loro uso; - che dovranno essere definite le limitazioni o eventuali deroghe per ampliamenti in situazioni temporanee, - definendo altresì alcuni oneri per il concessionario( pulizia dell'area circostante secondo apposito disciplinare che costituirà la base par la procedura ad evidenza pubblica, garantire l'apertura del chiosco nelle ore che verranno concordate con l'Amministrazione cedente........). Quesito: Possiamo fissare i criteri sopra citati, con apposita delibera CC, esclusivamente per l?area in questione senza dover adottare un apposito regolamento per localizzazione di chioschi in generale? O meglio si potrebbero determinare gli ulteriori o specifici criteri all?atto dell?approvazione del bando magari a seguito di apposito provvedimento adottato dalla Giunta Comunale per dare attuazione agli indirizzi già espressi dal C.C.?
riferimento id:35886La situazione che descrivi è particolare e richiederebbe approfondimenti. In via generale è bene premettere (magari lo dai per scontato ma è bene ripetere ad usi di tutti) che le concessione relative alle attività commerciali/artigianali su chiosco sono entrate nel campo applicativo dell’art. 16 del d.lgs. n. 59/2010 e sono state agganciate al particolare regime speciale delle concessioni dei mercati, di cui all’Intesa della conferenza unifica del 05/07/2012, tramite l’Accordo della conferenza unificata del 25/07/2016.
Detto questo, da un punto di vista della pianificazione, mi sembra che il caso proposto sia ok. Il Consiglio ha previsto le modalità di utilizzo dell’area già [i]regolarmente assentita dal punto di vista urbanistico[/i].
Il Consiglio potrebbe comunque prevedere un Piano chioschi da attuare nel tempo se ha in previsione delle ulteriori ubicazioni.
Relativamente ai criteri di selezione da applicare si potrebbe obiettare che dovendosi applicare l’Intesa della C.U. allora dovrebbero applicarsi i criteri basati sull’anzianità di esercizio e, in via residuale, quelli di qualità legati al decoro/utilizzo del luogo.
Relativamente alla scadenza della concessione bisognerebbe capire se quella (prima della scadenza e dell’avvio delle proroghe) è entrata nel campo applicativo del regime transitorio dell’Intesa del 05/07/2012 e se sia possibile, quindi, reputare tale provvedimento prorogato ex lege fino al maggio o luglio 2017. Questo anche in funzione dell’applicabilità o meno del bonus di punteggio del +40% all’operatore uscente.
Come ho detto il caso è da studiare nei dettaglio ma intanto ho fornito elementi su cui riflettere.