L'installazione, il trasferimento, la modifica e il potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti devono essere sempre collaudati da un tecnico abilitato.
Mentre, tutti gli impianti esistenti sul territorio comunale saranno sottoposti a verifica tecnico amministrativa secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
A tal fine l'amministrazione comunale provvedere a richiedere ai titolari delle Autorizzazioni degli impianti, la seguente documentazione:
1. Copia del certificato di prevenzione incendi (CPI) rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco;
2. Copia della licenza rilasciata dal Ufficio Tecnico di Finanza (UTF);
3. Copia del nulla osta tecnico sanitario rilasciato dalla Azienda Sanitaria Locale;
4. Copia della titolarità o della disponibilità del terreno sul quale insiste l'impianto di carburanti;
5. Nulla Osta dell'Ente Proprietario della strada nei casi di viabilità non comunale;
6. copia del libretto di impianto (documentazione al sistema di Recupero Vapori).
LE DOMANDE:
La suddetta verifica tecnico amministrativa deve essere effettuata almeno ogni 15 anni dal rilascio della concessione/autorizzazione???
Il collaudo deve essere effettuato solo in caso di installazione (NUOVO IMPIANTO), di trasferimento, di modifica e di potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti?
PS: le risposte dovrebbero essere relative alla normativa regionale del Lazio.
L'installazione, il trasferimento, la modifica e il potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti devono essere sempre collaudati da un tecnico abilitato.
Mentre, tutti gli impianti esistenti sul territorio comunale saranno sottoposti a verifica tecnico amministrativa secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
A tal fine l'amministrazione comunale provvedere a richiedere ai titolari delle Autorizzazioni degli impianti, la seguente documentazione:
1. Copia del certificato di prevenzione incendi (CPI) rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco;
2. Copia della licenza rilasciata dal Ufficio Tecnico di Finanza (UTF);
3. Copia del nulla osta tecnico sanitario rilasciato dalla Azienda Sanitaria Locale;
4. Copia della titolarità o della disponibilità del terreno sul quale insiste l'impianto di carburanti;
5. Nulla Osta dell'Ente Proprietario della strada nei casi di viabilità non comunale;
6. copia del libretto di impianto (documentazione al sistema di Recupero Vapori).
LE DOMANDE:
La suddetta verifica tecnico amministrativa deve essere effettuata almeno ogni 15 anni dal rilascio della concessione/autorizzazione???
Il collaudo deve essere effettuato solo in caso di installazione (NUOVO IMPIANTO), di trasferimento, di modifica e di potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti?
PS: le risposte dovrebbero essere relative alla normativa regionale del Lazio.
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Ricordando che la documentazione IN POSSESSO DI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE va acquisita d'ufficio e non può essere richiesta all'interessato (quindi attenzione a come formulate le comunicazioni relativamente ai documenti 1, 2, 3, 5) la normativa prescrive che tutti gli impianti debbano essere COLLAUDATI ogni 15 anni.
Si tratta dunque di un vero e proprio (AUTO)collaudo, soggetto alle norme del DPR 160/2010. In relazione a detto obbligo, che grava in primo luogo sull'impresa (ma che il Comune se ha la possibilità può sollecitare e segnalare con una comunicazione di avviso prima della scadenza), una volta effettuato l'autocollaudo il Comune non ha più alcun onere di verifica amministrativa relativa all'impianto di carburanti.
Quindi:
a) ogni 15 anni l'impresa deve consegnare dichiarazione di avvenuto collaudo con dichiarazione di tecnico abilitato
b) il Comune può sollecitare e comunque verificxa direttamente e tramite gli enti deputati il contenuto della dichiarazione
c) il Comune in ogni caso acquisisce autonomamente dagli enti i documenti relativi a:
1. Copia del certificato di prevenzione incendi (CPI) rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco;
2. Copia della licenza rilasciata dal Ufficio Tecnico di Finanza (UTF);
3. Copia del nulla osta tecnico sanitario rilasciato dalla Azienda Sanitaria Locale;
5. Nulla Osta dell'Ente Proprietario della strada nei casi di viabilità non comunale;
d) e fa allegare all'autocollaudo i documenti relativi a:
4. Copia della titolarità o della disponibilità del terreno sul quale insiste l'impianto di carburanti;
6. copia del libretto di impianto (documentazione al sistema di Recupero Vapori).
e) il collaudo va effettuato sia per i nuovi impianti che per MODIFICHE SOSTANZIALI (trasferimento, potenziamento e lavori sui recipienti o pompe)