Viene emessa un'ordinanza dirigenziale per l'interruzione di un'attività per alcune non conformità riscontrate dalla ASL. Può lo stesso dirigente che ha firmato l'ordinanza, revocarla con un provvedimento (e non una nuova ordinanza) successivo? E' corretto se, entrambi gli atti sono stati redatti nella forma "riservata" e quindi non pubblicabili?
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Viene emessa un'ordinanza dirigenziale per l'interruzione di un'attività per alcune non conformità riscontrate dalla ASL. Può lo stesso dirigente che ha firmato l'ordinanza, revocarla con un provvedimento (e non una nuova ordinanza) successivo? E' corretto se, entrambi gli atti sono stati redatti nella forma "riservata" e quindi non pubblicabili?
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1) il NOMEN attribuito all'atto è del tutto irrilevante. Il primo può chiamarsi ordinanza, determina, pippo ... ciò che conta è il contenuto inibitorio
2) così come non conta se l'atto di "revoca" o "annullamento" sia chiamato con lo stesso nome o altro. fondamentale è che sia stato adottato dal soggetto competente in base ad istruttoria corretta e che sia stato notificato nelle forme consentite.
Quanto alla forma di pubblicazione all'albo pretorio appare SINGOLARE la diversità di visualizzazione dei due atti, ma l'eventuale irregolarità ha effetti NON DIRETTI sui due atti. Avrà effetti per l'eventuale responsabilità del firmatario, ai fini dei controlli interni e sulla trasparenza e per la decorrenza del termine di impugnazione dei controinteressati. Ma il vizio NON INFICIA l'atto.
Ciò detto TROVO DIFFICOLTA' ad immaginare un atto dirigenziale che prescriva l'adempimento in merito a carenze ASL.
Nel settore alimentare in base al reg. 852 e 882 del 2004 la competenza è della ASL.
nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro idem.
In altri ambiti o si interviene con ordinanza sindacale o l'ordinanza dirigenziale non ha un valore prescrittivo autonomo (anche se a volte viene utilizzata).
Inoltre segnalo che la REVOCA dell'ordinanza NON IMPLICA AUTOMATICAMENTE che l'interessato non sia tenuto ad adempiere ad eventuali prescrizioni se tale onere:
1) deriva direttamente dalla legge
2) deriva da altro atto