E' stata presentata al SUAP l'avvio di attività di estetista utilizzando il modello di SCIA per l'apertura di di circolo privato. Alla SCIA è stato allegato un atto costitutivo di associazione, costituita tra tre persone, di cui due estetisti. Nell'oggetto sociale dell'associazione è indicato che la stessa offrirà servizi di cura della persona che faranno parte dell'associazione. Naturalmente nella SCIA non è stato indicato il responsabile tecnico. E' stato allegata una dichiarazione di un geometra nella quale è stato dichiarato che le apparecchiature usate sono conformi alla normativa igienico sanitarie e non sono stati allegati le certificazioni di conformità delle apparecchiature. Non sono state dichiarati i requisiti igienico sanitari dei locali in cui si svolge l'attività.
Si vorrebbe sapere se l'attività di estetista può essere svolta sotto questa forma? Se la modulistica utilizzata è conforme? In caso affermativo, trattandosi di attività artigianale, l'associazione deve essere iscritta all'albo artigiani?
E' stata presentata al SUAP l'avvio di attività di estetista utilizzando il modello di SCIA per l'apertura di di circolo privato. Alla SCIA è stato allegato un atto costitutivo di associazione, costituita tra tre persone, di cui due estetisti. Nell'oggetto sociale dell'associazione è indicato che la stessa offrirà servizi di cura della persona che faranno parte dell'associazione. Naturalmente nella SCIA non è stato indicato il responsabile tecnico. E' stato allegata una dichiarazione di un geometra nella quale è stato dichiarato che le apparecchiature usate sono conformi alla normativa igienico sanitarie e non sono stati allegati le certificazioni di conformità delle apparecchiature. Non sono state dichiarati i requisiti igienico sanitari dei locali in cui si svolge l'attività.
Si vorrebbe sapere se l'attività di estetista può essere svolta sotto questa forma? Se la modulistica utilizzata è conforme? In caso affermativo, trattandosi di attività artigianale, l'associazione deve essere iscritta all'albo artigiani?
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Chiunque è libero di avviare una associazione per gli scopi e finalità che crede, compreso lo scambio di esperienze in materia di estetica.
Per farlo non occorre alcuna scia o comunicazione e pertanto la comunicazione inviata è da dichiarare IRRICEVIBILE in quanto non prevista dalla legge.
Ciò detto, segnala alla Polizia Locale l'avvio di questa attività di cui sei comunque venuto a conoscenza in quanto potrebbe mascherare un esercizio di attività di estetica senza titolo. SE RISULTA in sede di vigilanza che l'attività è aperta al pubblico (anche semplicemente tramite l'escamotage di far aderire all'associazione chiunque si presenti in "negozio") allora il vigile sanzionerà pecuniariamente per esercizio senza titolo.
In quel caso inviare anche comunicazione alla Guardia di Finanza per le conseguenti verifiche fiscali.
SUGGERIMENTO: chiama il soggetto ed avvisalo che sarà iper-sorvegliato.
Se vogliono rimanere associazione possono farlo, ma senza offerta diretta o mascherata di servizi al pubblico (vedi la giurisprudenza sui circoli di somministrazione)
All'esterno dei locali dell'associazione non deve essere apposta nessun tipo di insegna?
Se chi accede ai locali dell'associazione, prima di avere la prestazione, viene tesserato come socio, non si può quindi contestare nessuna violazione?
All'esterno dei locali dell'associazione non deve essere apposta nessun tipo di insegna?
[color=red]L'insegna NON è obbligatoria nè per le attività commerciali (salvo rari casi come farmacie ecc..) nè tantomeno per i circoli/associazioni[/color]
Se chi accede ai locali dell'associazione, prima di avere la prestazione, viene tesserato come socio, non si può quindi contestare nessuna violazione?
[color=red]Se l'iscrizione avviene POCO PRIMA della prestazione e comunque senza valutazione sull'iscrizione da parte del Comitato direttivo o presidente allora è esercizio abusivo di attività estetica.
Occorre che vi sia una NETTA SEPARAZIONE fra l'iscrizione all'associazione e la fruizione delle "prestazioni", anche temporalmente.[/color]
Certamente non mi sono spiegato bene al riguardo dell'insegna. L'associazione ha il nome "BEAUTY & WELLNESS", che richiama appunto un centro di salute e benessere. Può essere apposta all'esterno dei locali dell'associazione un insegna riportante tale dicitura? Quale altra indicazione deve contenere l'insegna? Deve essere specificato che si tratta di un'associazione?
riferimento id:35820
Certamente non mi sono spiegato bene al riguardo dell'insegna. L'associazione ha il nome "BEAUTY & WELLNESS", che richiama appunto un centro di salute e benessere. Può essere apposta all'esterno dei locali dell'associazione un insegna riportante tale dicitura? Quale altra indicazione deve contenere l'insegna? Deve essere specificato che si tratta di un'associazione?
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LA GIURISPRUDENZA limitatamente ai circoli che effettuano somministrazione ha ritenuto legittime le sanzioni per i circoli che pubblicizzano, anche nella insegna, l'attività di somministrazione svolta all'interno (quindi le indicazioni bar, caffè ecc..).
Ciò però avviene in base alla NORMATIVA SPECIALE
[b]D.M. 17 dicembre 1992, n. 564 (1).
Regolamento concernente i criteri di sorvegliabilità dei locali adibiti a pubblici
esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande
Art. 4
All'esterno della struttura non possono essere apposte insegne, targhe o altre
indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione esercitate all'interno. [/b]
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Ciò premesso, analogo divieto non sussiste per le altre attività svolte dai circoli. Quindi a mio avviso l'insegna in questione può essere LEGITTIMAMENTE APPOSTA, fermo restando che se un soggetto accede, si iscrive ed entra direttamente l'attività diviene aperta al pubblico (a prescindere dall'insegna) e si applica la relativa sanzione.